Privacy a scuola: guida all’uso di Patrizia Del Pidio, Orizzonte scuola 8.4.2015 Nel corso degli ultimi anni la protezione dei dati personali e il rispetto della privacy hanno subito molti cambiamenti anche e soprattutto a causa dello sviluppo della tecnologia. Se da un lato, quindi, il diritto alla riservatezza e la tutela di altri valori sono ancora considerati importanti, dall’altro valori come diritto alla conoscenza e diritto alla sicurezza sono diventati fondamentali.
La protezione dei dati personali è costantemente sfidata dall’incrocio di questi valori e proprio per questo motivo l’USR del Piemonte ha redatto una trattazione di casi pratici e le principali pronunce intervenuti a regolamentare la protezione della privacy a scuola che vada ad integrare il vademecum dal titolo “La privacy tra i banchi di scuola”. Telecamere e sistemi di videosorveglianza possono essere installati all’interno di istituti scolastici ma devono funzionare solo negli orari di chiusura degli stessi e la laro presenza deve essere segnalata con cartelli che siano visibili anche di notte. L’utilizzo di telecamere e sistemi di registrazione è ammesso solo quando strettamente indispensabile per tutelare l’edificio a atti vandalici e le immagini registrate possono essere conservate solo per brevi periodi (in genere 24 ore). Tutto questo per garantire il diritto dello studente alla riservatezza. Videofonini, apparecchi per la registrazione di suoni e immagini è consentito solo a fini personali ma sempre nel rispetto dei diritti e della libertà degli altri. Le istituzioni scolastiche hanno l’autonomia di poter limitare o vietare l’utilizzo di smartphone, cellulari o tablet all’interno delle aule scolastiche durante le ore di lezione. E’ comunque vietato diffondere foto o registrazioni di terze persone senza prima aver adeguatamente informato le persone interessate. Le lezioni possono essere registrate esclusivamente per scopi personali, ma gli istituti possono inibire l’utilizzo di apparecchi per registrare nella loro autonomia. Fotografie e video raccolte dai genitori durante recite scolastiche, gite e saggi non violano la privacy poiché le immagini sono raccolte a fini personali e destinate all’ambito familiare. La pubblicazione di tali immagini su internet e sui social network va però fatta con cautela poiché necessita del consenso di tutte le persone presenti sulle immagini o i video. |