Voglio essere quel docente Paolo Fasce, Disabili.com 27.9.2014
Un docente specializzato neoimmesso in ruolo spiega le ragioni che
lo hanno portato a scegliere di insegnare le discipline e lancia una
proposta innovativa “Quest'anno sono passato di ruolo. La mia assunzione a tempo indeterminato è stata una sorpresa perché, fino alla pubblicazione dell’aggiornamento delle Graduatorie ad Esaurimento, tutto poteva succedere, ivi incluso un arretramento di posizione. E invece no, sono passato di ruolo. Non solo: sono stato anche messo nella condizione di poter scegliere se lavorare nel sostegno o come insegnante di Matematica applicata.
Dopo otto anni di riconosciuto e onorato servizio nel sostegno,
ho scelto di lavorare come insegnante di Matematica applicata. Io: "Sono passato di ruolo". Interlocutore: "congratulazioni! Sul sostegno?" Io: "No, sono passato sulla materia, matematica applicata."
Interlocutore: "Ah però, complimenti!"
Tuttavia, questa mia posizione mi consente di essere credibile su
un altro fronte, quello della proposta delle cattedre miste. Con
maggiore forza, oggi, le sostengo. Le sostengo dalla posizione di
chi insegna una disciplina e ritiene che tanti buoni insegnanti
specializzati che insegnano su posto curricolare meritino di essere
impegnati anche sul sostegno. Ciò al fine di dare un contributo
costruttivo all’azione didattica globale, in termini di qualità
d’intervento. Occorre recuperare risorse positive, percepite come capaci ed autorevoli, che avvalorino il loro lavorare nel sostegno con una libera scelta, diversa da chi si autovincola per non correggere compiti. La scelta di chi, come me, lavora seriamente insegnando una materia tanto quanto ha lavorato e lavorerebbe seriamente nel sostegno. Il sostegno a scuola necessita di una revisione autenticamente inclusiva; occorre pensare ad una revisione strutturale, che funzioni automaticamente, implicitamente e diffusamente, valorizzando e premiando le abilità multiple. Gli insegnanti sereni lavorano meglio”. |