Scuola, via a 30mila assunzioni tra i precari

Arrivato l’ok per docenti, insegnanti di sostegno, ausiliari e dirigenti. Secondo
l’Ocse la nostra scuola migliora ma è sotto media, e la spesa pubblica diminuisce

Gianluca Dotti,  Wired.it 10.9.2014

È arrivato oggi il via libera, da parte del consiglio dei ministri,  all’assunzione di 15mila insegnanti, 13mila docenti di sostegno per gli studenti disabili, 4.500 unità di personale ausiliario e 620 dirigenti scolastici. Il ministro dell’istruzione Stefania Giannini è quindi autorizzata, come era già stato previsto dal piano di immissioni in ruolo, ad assumere a tempo indeterminato sulla base delle graduatorie provinciali vigenti, ossia quelle del concorso del 2012.

Secondo l’ultimo rapporto diffuso dall’Ocse sulla scuola italiana il sistema dell’istruzione nel nostro Paese è migliorato tra il 2003 e il 2012, nonostante negli stessi anni sia diminuita la spesa nella scuola primaria e secondaria. Tra il 2008 e il 2012, infatti, le buste paga degli insegnanti sono diminuite mediamente del 2% e, contemporaneamente, è cresciuto il numero medio di studenti per docente, oggi in linea con la media Ocse. Attualmente il rapporto è di un insegnante ogni 12 alunni, e alle elementari è stato ridotto il numero di ore di lezione a fronte di un aumento delle ore di insegnamento per chi siede in cattedra.

Tra i 37 Paesi Ocse considerati, l’Italia è l’unico in cui tra il 2000 e il 2011 è diminuita la spesa pubblica per le istituzioni scolastiche, con un calo del 3% (mentre la media Ocse è in crescita del 38%). E anche se la percentuale di chi non ha terminato la scuola superiore è passata dal 41% al 28% tra il 2000 e il 2012, siamo ancora lontani dalla media Osce del 17,4%. Allo stesso modo, il numero di laureati, aumentato dall’11% al 22% della popolazione, ci attesta comunque al 34esimo posto sul totale di 37 Paesi. A creare preoccupazione è anche il dato che in Italia nel 2012 il 31,5% dei giovani tra i 20 e i 24 anni non lavorava e non era nemmeno iscritto a un corso di studi: il 10% in più rispetto al 2008.