Riforma Pensioni 2014, ultime notizie Quota 96:
tutto rinviato alla legge di stabilità

L'Articolo 18 blocca la riforma pensionistica,
le questioni dei Quota 96 vengono rinviate.

Chiara L. The Blasting News 23.9.2014

Il Governo con a capo il premier Matteo Renzi non ha ancora apportato modifiche alla riforma delle pensioni. Sono in molti a chiedere delle novità che vadano principalmente a modificare la legge Fornero, ma ad oggi ancora non si è visto nulla. Le questioni irrisolte sono svariate, si va dagli esodati ai Quota 96 del comparto scuola, senza dimenticare tutti quei lavoratori precoci ed usuranti. Prima delle vacanze estive si attendevano delle interessanti novità per i 4 mila dipendenti della scuola tra docenti e personale Ata, ma così non è stato. Si era promesso il pensionamento a questi lavoratori, ma un secco "no" da parte della Ragioneria di Stato fece saltare i piani ancor prima che il decreto potesse arrivare in Parlamento.

A complicare ulteriormente le cose ci sarebbe ora anche l'Articolo 18. Le recentissime polemiche su questo tema non fanno altro che rendere ancor più complessa la situazione. Un'adeguata riforma del lavoro, non può prescindere anche da un chiaro intervento su chi è costretto ancora a lavorare ed è impossibilitato ad andare in pensione. Il Fondo Monetario Internazionale spinge affinché il Governo intervenga sulla spesa previdenziale, considerata molto elevata per restare sostenibili, nonostante le recenti cure apportata al sistema welfare.

Detto questo, bisognerà attendere il confronto sulla Jobs Act di Matteo Renzi e, fino a quando non verranno prese decisioni sull'Articolo 18, rimarrà tutto bloccato. Bisognerà così attendere più tempo per vedere risolte certe questioni. Si parla della prossima legge di stabilità, la quale deve, e non dovrebbe, contenere delle misure che vadano a consentire il pensionamento di esodati e Quota 96. In attesa che arrivino tempi migliori per queste categorie di lavoratori, continuano ad arrivare sul tavolo diverse proposte, con ipotesi per tentare di trovare delle soluzioni. C'è chi parla di prepensionamento a 62 anni con 35 anni contributivi per precoci e usuranti, ma anche del possibile arrivo di una sesta salvaguardia per gli esodati. A quanto pare il Governo sembra non volerle prendere in considerazione, rinviando ancora il tutto.