Lo scandalo delle assegnazioni provvisorie compiacenti

Appena nominati in ruolo tornano al paesello

 Tuttoscuola, 3.9.2014

Ancora una volta. Come ormai succede da anni, un certo numero di insegnanti, appena nominati in ruolo nella capitale, ricevono la chiamata per assegnazione provvisoria in altra sede lontana, quasi sempre in Campania.

Ormai è una scandalosa consuetudine che penalizza soprattutto istituzioni scolastiche romane nelle prime settimane di scuola.

Le norme sono molto chiare ed escludono tassativamente queste manovre. Più precisamente il Contratto integrativo sulle assegnazioni provvisorie e le utilizzazioni per l’anno scolastico 2014-15 prevede che Non sono, altresì, consentite le assegnazioni provvisorie nei confronti di personale scolastico assunto a tempo indeterminato con decorrenza giuridica 1.9.2014.

Ma, nonostante il preciso divieto, capita ancora che, come è ormai consuetudine non legittima, da qualche Ufficio scolastico provinciale compiacente parte un decreto di assegnazione fuori provincia che costringe i capi d’istituto romani a lasciare liberi di tornare a casa i docenti appena arrivati con la nomina di ruolo in mano.

Succede così che il titolare fresco di nomina, grazie a qualche dirigente compiacente di casa sua, se ne vada senza nemmeno disfare le valigie. Il posto lasciato vuoto verrà coperto, forse tra qualche settimana, da un docente precario con contratto a tempo determinato che l’Ufficio scolastico di Roma sarà costretto a nominare.

E i contraccolpi organizzativi determineranno inevitabili disagi.

Avviene ogni anno e non succede mai niente nei confronti dei dirigenti ‘compiacenti’ di uffici scolastici provinciali lontani. Fino a quando?