Lo voleva Aprea e lo vuole anche Renzi:
ecco il super DS

Lucio Ficara, La Tecnica della Scuola 2.9.2014

C'è chi pensa che il progetto di Renzi sia quello di rivedere completamente l'attuale impianto normativo della scuola: modifica di buona parte del TU del 1994, del regolamento dell'autonomia e anche del TU 165 del 2001. In modo da dare spazio a veri e propri "super dirigenti scolastici"


Era il sogno irrealizzato dell’onorevole Valentina Aprea, quello di assegnare molti più poteri, rispetto a quelli attuali, ai dirigenti scolastici. Un sogno che, oggi, si potrebbe realizzare concretamente per volere di Renzi e del  partito democratico. Si avete capito bene! Stiamo parlando dello stesso partito democratico che per anni ha osteggiato veementemente  la stessa Aprea, la Gelmini e il governo Berlusconi, in merito alla politica scolastica portata avanti dal centrodestra.

Adesso, con la proposta di riforma che fra qualche ora verrà messa nero su bianco, Renzi come l’Aprea vuole assegnare più poteri di organizzazione del lavoro e più autonomia scolastica  ai dirigenti scolastici.

L’intenzione di Renzi è di creare un super DS che non sia vincolato dalle gerarchie degli uffici scolastici, provinciali, regionali e dallo stesso Miur e che sia più libero dai lacci e lacciuoli contrattuali. Un super Ds che possa assumere chi vuole e nel caso licenziare chi ritiene opportuno. Un Ds che non debba giustificarsi difronte ai sindacati, che non debba attenersi strettamente alle regole condivise in contrattazione d’Istituto e che non debba essere limitato dalle delibere degli organi collegiali. Tra le prerogative del super Ds c’è quella di decidere sulla valorizzazione professionale degli insegnanti, qualificandoli in fasce di merito. Tutto dipenderà dal volere del dirigente scolastico, un ruolo da cui dipenderà la carriera del docente e quindi anche il suo stipendio.

Basta con gli scatti di anzianità che verranno aboliti e saranno sostituiti  con delle non chiare fasce di merito, che non mancheranno di dividere, ancora di più di quanto già non sia, la categoria degli insegnanti. Basta con gli organi collegiali così come li abbiamo conosciuti dal 1974 ad oggi, c’è aria di rivoluzione. Nei Consigli d’istituto che potrebbero essere presieduti dal super Ds, entreranno a farci parte i privati che potranno contribuire fattivamente ed economicamente alla crescita della scuola. Nelle scuole dei super Ds ci saranno gli sponsor che pagheranno per contare di più nel consiglio di amministrazione della scuola. Con il super Ds si tenterà di privatizzare la scuola pubblica italiana. Che fine faranno le Rsu della scuola, qualora arrivasse il super DS? Assisteremmo alla loro estinzione. Questo sarebbe un altro duro colpo che il governo Renzi sferrerà ai sindacati, che come pugili suonati stanno barcollando, tenendosi alle corde del ring prima di cadere a terra.

Vi immaginate che scuola potrebbe essere con una figura dirigenziale così forte e incontrastata? Oggi molti docenti protestano contro i propri DS per avere avuto assegnate classi non desiderate, o ancora, per avere avuto una cattedra su più plessi, ma con il super DS avranno davvero di che lamentarsi. Attendiamo che vengano scoperte le carte della riforma della scuola e se dovesse arrivare il super DS, ci piacerebbe conoscere il parere dei nostri lettori e soprattutto come potrebbero immaginare la loro scuola guidata da un super DS.