Con la pubblicazione della direttiva triennale firmata venerdì
pomeriggio dal ministro dell’istruzione Stefania Giannini, parte la
riforma Profumo sulla autovalutazione delle scuole. Il provvedimento
licenziato ieri dal Miur fissa i tempi per compiere tutti i passaggi
che porteranno alla pubblicazione nel luglio 2015 della pagelle
delle scuole (di tutte le scuole: statali e paritarie) sul sito del
Miur «Scuole in chiaro» e sul sito dei singoli istituti.
GUARDA LA TIMELINE DEL
SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE
La fotografia
Che cosa conterranno queste pagelle? Un giudizio complessivo, stilato
dall’istituto stesso, delle caratteristiche della scuola: il tipo di
alunni, il numero di prof e la composizione delle classi, tanto per
cominciare. E poi i risultati ottenuti nelle diverse valutazioni a
partire dall’Invalsi. Infine i punti di forza: le lingue insegnate,
i progetti particolari per gli studenti e così via. E anche i punti
di debolezza sui quali la scuola punta ad intervenire.
Niente voti alle scuole
La novità voluta da Profumo e attuata da Giannini consiste soprattutto
nell’istituire un modello comparabile di valutazione: tutte le
scuole dovranno rispondere alle stesse domande, dunque fornire una
fotografia di se stesse che permetta ai genitori di scegliere la
scuola dei propri figli in base a criteri trasparenti. Entro il mese
di ottobre l’Invalsi preparerà e diffonderà in ogni scuola un format
con gli indicatori comuni di valutazione. L’introduzione sarà
graduale e assicurano dal ministero, i dati dell’Invalsi sulle
rilevazioni degli apprendimenti non saranno diffusi, ma rientreranno
nei criteri per la valutazione. Insomma niente voti ma un giudizio
soppesato degli istituti e del loro lavoro.
La valutazione dei dirigenti scolastici
Entro dicembre l’Invalsi definirà anche gli indicatori per la
valutazione dei dirigenti scolastici. Questi indicatori saranno
inseriti in un disegno generale di valutazione dei presidi su cui il
ministero si confronterà con i sindacati e le associazioni di
categoria. Particolare attenzione verrà riservata al piano di
miglioramento messo in campo dalla scuola e all’effettivo
raggiungimento dei risultati che il dirigente si era prefisso. I
risultati raggiunti da ciascuna scuola rispetto agli obiettivi di
miglioramento programmati saranno diffusi fra tre anni( alla fine
dell’anno scolastico 2016-17). Naturalmente si terrà conto del
contesto socio-economico in cui ciascun istituto è inserito (in
modo, per esempio, da poter riconoscere i margini di miglioramento
relativi di una scuola di periferia che parte sfavorita rispetto ad
una del centro che pesca in un bacino economicamente e culturalmente
più avvantaggiato).
La valutazione esterna
La pagella sarà «controllata», a partire dall’anno scolastico 2015/2016, dagli ispettori (che in realtà sono troppo pochi per poter valutare da soli un campione significativo) e da rilevazioni varie. Nuclei formati da ispettori ministeriali ed esperti del settore visiteranno ogni anno al massimo una scuola su dieci (per una valutazione a tappeto servirebbero molti più ispettori di quelli esistenti).