Ma perché l’anno scolastico Tuttoscuola, 29.9.2014 Scorrendo le pagine dei quotidiani di provincia, dal Sud al Nord, in queste settimane c’è la consueta lagnanza: il ritardo di nomine, la non regolarità di avvio delle lezioni. Sono soprattutto i sindacati della scuola a denunciare i ritardi, come ha fatto la Gilda, ad esempio. Il buon funzionamento della macchina amministrativa del ministero è alla base della buona scuola: così il coordinatore nazionale della Gilda degli insegnanti, Rino Di Meglio, ha commentato i ritardi in molte province nelle operazioni di utilizzazioni e assegnazioni provvisorie e nelle nomine dei supplenti: "In alcune zone d'Italia gli uffici scolastici non hanno ancora portato a termine queste operazioni e ciò provoca gravi disagi sia agli insegnanti che agli studenti, con una perdita delle ore di lezione che rischia di ripercuotersi sul corretto svolgimento delle attività didattiche”. Parole sacrosante. Prima di tutto far funzionare bene la macchina amministrativa per poi assicurare anche una buona scuola. Ma i sindacati sono davvero immuni dalla responsabilità per la definizione delle procedure per il regolare avvio dell’anno? Le assegnazioni provvisorie e le nomine dei supplenti sono le ultime operazioni di una serie concatenata di adempimenti che partono da lontano e si realizzano nel corso di mesi con l’apporto dei sindacati. La preparazione dell’anno scolastico comincia un anno prima con la definizione della Mobilità e dell’Organico di diritto. Il rito della mobilità del personale – che potrebbe concludersi nel giro di pochi giorni, stante la sostanziale conferma delle norme – inizia a settembre/ottobre in incontri Miur-sindacati che si concludono dopo due-tre mesi (spesso con modifiche minime) e vengono formalizzati in un accordo di contrattazione integrativa, propedeutica all’emanazione dell’ordinanza annuale sui trasferimenti (di solito tra febbraio e marzo). Il Miur definisce l’organico di diritto (marzo/aprile). Mobilità e organici potrebbero essere definiti due o tre mesi prima: volendo, a fine dicembre. I conseguenti movimenti del personale potrebbero concludersi a primavera e, prima dell’estate, consentire di effettuare nomine in ruolo, assegnazioni provvisorie e nomine dei supplenti. Si dice che il buon giorno comincia dal mattino; la buona scuola potrebbe cominciare adesso, un anno prima per essere pronta completamente a settembre. Si può fare. Anzi si deve. |