Quota 96 scuola, Renzi, #labuonascuola,
Nonostante le diverse iniziative di protesta
degli ultimi giorni, Stefano Calicchio, The Blasting News 6.9.2014 Resta interlocutorio l'atteggiamento del Governo e del Premier Matteo Renzi sulla questione dei Quota 96 nella scuola, ovvero dei lavoratori ATA e dei docenti classe 1951 / 1952 che con la Riforma Fornero avvenuta nel 2011 sono rimasti "tagliati fuori" dalla pensione già maturata. Nonostante circa 4000 insegnanti attendano ormai da quasi tre anni una sanatoria definitiva, sembra che la politica abbia deciso di rimandare la faccenda a data da destinarsi; i Q96 risultano infatti fuori dalle linee guida del Miur per la riforma dell'istruzione. Un pacchetto di provvedimenti annunciato come #labuonascuola, che dovrebbe avere un profondo impatto anche sulla gestione del personale e che (a maggior ragione) doveva inglobare anche una risposta per l'annosa questione sin qui descritta. Le dichiarazioni degli scorsi giorni lasciavano trapelare una possibilità di intervento - La delusione dei docenti e dei lavoratori della scuola si spiega anche con il fatto che, a partire dal blocco di tre anni fa, i politici dei diversi schieramenti si sono più volte impegnati per porre rimedio alla situazione, senza però mai dar seguito con atti concreti. Ultima in ordine di apparizione sarebbe stata il Ministro dell'Istruzione Giannini, che a margine di un convegno sulla scuola aveva risposta alla domanda diretta di alcuni professori dicendo "aspettate e vedrete". Per non parlare di quanto avvenuto solo qualche settimana fa, quando la sanatoria per i Quota 96 è stata eliminata dalla Riforma della Pubblica Amministrazione poco prima dell'approvazione, a causa delle mancate coperture finanziarie. Cesare Damiano torna a chiedere al Governo un intervento risolutivo - Sul problema è tornato recentemente anche Cesare Damiano, Presidente della commissione lavoro alla Camera dei Deputati nonché ex ministro del lavoro: "vogliamo ricordare al Governo che bisogna risolvere il problema dei quota 96 insegnanti, per porre rimedio a un errore che ha intrappolato ingiustamente 4000 docenti, che non possono andare in pensione pur avendone diritto". I Quota 96 vogliono avere risposte certe dal Premier Matteo Renzi - Dopo la protesta di alcuni professori sardi che si sono incatenati al proprio liceo per manifestare il proprio dissenso, nella giornata di domani alcuni docenti potrebbero manifestare le proprie ragioni durante la giornata di chiusura della Festa dell'Unità, dove sarà presente Matteo Renzi. Il Premier nella giornata di oggi si è riferito alla PA parlando della necessità di effettuare nuovi tagli e di fare sacrifici: "anche nella macchina della pubblica amministrazione alcuni tagli vanno fatti, c'è troppo grasso che cola. L'operazione di tagli è un'operazione che fa chiunque in una famiglia normale […] Chi è che non ha fatto sacrifici finora è la macchina pubblica, dove non si è intervenuto nei centri di costo".
Insomma: lo spazio per le trattative sembrerebbe
piuttosto limitato, seppure ricordando che i Quota
96 non chiedono nuovi privilegi, ma il rimedio ad un
errore che di fatto li ha esautorati dal diritto al
pensionamento già maturato. |