A ottobre parte la sperimentazione di Daniela Abbrunzo, Il Sole 24 Ore 24.9.2014
Formare bambini capaci di creare con l'informatica. È questo
l'obiettivo di "Programma il futuro", l'iniziativa oggetto della
circolare del ministero diffusa ieri che prevede l'introduzione
del coding nelle scuole italiane (come anticipato da #labuonascuola).
Il linguaggio del codice verrà diffuso, a partire da ottobre, grazie
a un accordo siglato tra Miur e il Cini - Consorzio
interuniversitario nazionale per l'informatica. «Questo progetto dà
ai nostri ragazzi la possibilità di essere cittadini in grado di
applicare il pensiero computazionale, per sviluppare metodi che
consentano di risolvere problemi», ha spiegato il ministro
dell'Istruzione Stefania Giannini. «Tutti gli studenti della scuola
primaria saranno esposti a un'attività di programmazione – ha
aggiunto Donatella Di Solda dell'ufficio gabinetto Miur –. Per
questo abbiamo attivato diverse iniziative. La più importante
riguarda l'accordo con il Cini per la localizzazione di Code.org».
Il consorzio degli accademici dell'informatica, infatti, si è
occupato di tradurre la piattaforma americana Code.org (il sito che
promuove lo studio del codice) e ha creato
www.programmailfuturo.it .
Il codice inizierà a essere diffuso da ottobre, in forma
sperimentale (per un limitato numero di scuole che aderiranno ora a
www.programmailfuturo.it ), in occasione della "Europe code
week" (http://codeweek.it/scuole)
: l'evento favorirà l'avvicinamento dei giovani europei alla
programmazione. «A ottobre inizieremo la sperimentazione, ma sarà
soltanto il rodaggio dell'intera operazione», specifica Donatella Di
Solda. La vera data da segnare sul calendario, infatti, è quella
dell'8 dicembre. Da quel momento e per il periodo 8-14 dicembre, in
onore dell'evento mondiale di Code.org dedicato all'Ora del codice,
tutte le scuole elementari inizieranno le loro attività di coding.
Un percorso che prevedrà due livelli: l'ora del codice (livello base
di un'ora di avviamento al pensiero computazionale) e un corso
introduttivo (livello avanzato di altre 10 lezioni). I materiali
potranno essere utilizzati da docenti di ogni materia, non saranno
necessarie particolari nozioni o abilità tecniche proprio per
rendere questa esperienza accessibile a tutte le classi.
Per la partecipazione all'iniziativa in ogni scuola dovrà essere
individuato un docente referente che avrà il compito di
sensibilizzare e individuare tutti i colleghi interessati. Il
docente dovrà iscriversi alla piattaforma programmailfuturo.it. Sarà
il maestro a promuovere il progetto tra le diverse classi e a
verificare che venga ben inserito nel programma didattico. Questa operazione sarà possibile non solo grazie alle pagine di aiuto, ma soprattutto con la collaborazione di diverse realtà, come Coderdojo Italia. Il gruppo da un anno e mezzo cerca di mettere su una comunità di giovanissimi creativi del coding. «Offriremo sostegno all'iniziativa del Miur, anche se il nostro metodo didattico è diverso – racconta Carmelo Presicce, fondatore di Dojo Bologna -L'alfabetizzazione informatica per noi avviene su base ludica: per i ragazzi non siamo maestri, bensì mentor. Facilitatori. La sfida è portare tutto ciò nelle scuole, facendo in modo che non perda fascino e divertimento». |