Le 136 pagine con cui il Governo Renzi ha presentato la proposta del
patto educativo della “Buona Scuola” sono ricche di nuovi obiettivi,
di proposte innovative e talvolta spericolate, di ipotesi di
cambiamenti strutturali per l’istruzione del Paese.
Sfida? Libro dei sogni? Abbiamo due mesi per capire, per
approfondire, per fare emergere condivisioni o dissensi, per
proporre emendamenti e correttivi.
Per prima cosa c’è bisogno di conoscere tutte le parti del testo,
anche nei dettagli, senza pregiudizi o valutazioni aprioristiche.
Tuttoscuola sta preparando approfondimenti che accompagneranno
questi mesi di consultazione, mettendoli a disposizione dei lettori.
Come primo contributo alla lettura e alla conoscenza della “Buona
Scuola” abbiamo predisposto una guida che raccoglie le nuove voci
del lessico di questo patto educativo, con le definizioni testuali
riportate nel documento governativo.
Ne abbiamo individuate ben 46, molte delle quali entrano per la
prima volta nel gergo scolastico. Si riferiscono a contenuti,
obiettivi, modi e strumenti nuovi coi quali il mondo della scuola
avrà a che fare tra breve.
Una specie di elenco dalla A alla Z delle novità della “Buona
Scuola”, con cui familiarizzare per districarsi nella complessità
della proposta, individuando in ordine alfabetico i termini che si
vogliono cercare, con indicazione della pagina del documento in cui
se ne parla. Esempio: cosa si intende per “docente mentor”? E per
“docente catalizzatore”? L’elenco proposto da Tuttoscuola riporta le
relative definizioni, estratte testualmente dal documento, e le
pagine (rispettivamente pag. 57 e 47) in cui se ne parla.
Voce |
Contenuto |
pagina |
Alternanza
obbligatoria
|
Introdurre l’obbligo dell’Alternanza Scuola-Lavoro (ASL)
negli ultimi tre anni degli Istituti Tecnici ed estenderlo
di un anno nei Professionali, prevedendo che il monte ore
dei percorsi sia di almeno 200 ore l’anno. Alle ore di
alternanza partecipano anche i docenti (compreso ovviamente
il nuovo organico funzionale), che dovranno essere formati
come tutor dei ragazzi in azienda, e che insieme all’azienda
costruiscono il progetto formativo dei ragazzi. |
108 |
Apprendistato sperimentale |
Diffondere attraverso protocolli ad hoc il programma
sperimentale di apprendistato negli ultimi due anni della
scuola superiore, lanciato nel 2014 in attuazione
dell’articolo 8bis del d.l. 104/2013. |
108 |
Banche ore |
sarà prevista la creazione di banche ore con le ore che
ciascun docente “guadagna” (e che così “restituirà” alla
scuola) nelle giornate di sospensione didattica deliberate
ad inizio anno dal Consiglio d’istituto nell’ambito della
propria autonomia. Di fatto, pochissime ore l’anno
(indicativamente 8/10) per ciascuno docente, ma che
costituiscono un “patrimonio” estremamente utile per la
scuola. |
51 |
Bilancio
partecipato |
Sarà promossa la gestione attraverso la modalità del
bilancio partecipato, coinvolgendo studenti e rappresentanti
dei genitori, per obiettivi didattici coerenti con le
finalità strategiche del Piano di miglioramento, ad esempio
con attività laboratoriali innovative, competenze di
produzione e creatività digitale, percorsi di
imprenditorialità e alternanza-scuola lavoro. |
122 |
Bottega
scuola |
Definire i principi per disseminare (specialmente al
Centro-Sud) esperienze di inserimento degli studenti in
contesti imprenditoriali legati all’artigianato, al fine di
coinvolgere più attivamente anche imprese di minori
dimensioni o tramandare i “mestieri d’arte”. |
108 |
Budget
triennale |
La stabilizzazione delle risorse dovrà servire anche per
consentire alle scuole un’adeguata e tempestiva
programmazione basata su un budget triennale. |
121 |
CLIL nella
scuola primaria |
Esiste una metodologia sperimentata con successo, si chiama
CLIL (Content and Language Integrated Learning). L’uso del
CLIL, già obbligatorio per il quinto anno dei licei e degli
istituti tecnici dal prossimo anno scolastico (norme
transitorie, a.s. 2014-2015), va esteso significativamente
anche nella scuola primaria e nella scuola secondaria di
primo grado. |
94 |
Connettività aree interne |
Nell’ambito dell’iniziativa nazionale di coinvestimento per
la dotazione tecnologica della scuola, in collaborazione con
le Regioni, svilupperemo piani straordinari per la
connettività delle “aree interne”. Per partire proprio dai
contesti più isolati, dove è meno semplice, anche sfruttando
i “centri scolastici digitali”, ovvero la possibilità di
collegare le scuole dei centri più piccoli e remoti con
“scuole madre” attraverso le tecnologie digitali. Ad una
azione per la connettività coordinata da Ministero dello
Sviluppo Economico in sinergia con le Regioni, vogliamo
associare il rifinanziamento di un bando per il wi-fi nelle
scuole anche per il 2015 e 2016, per un totale di circa 15
milioni di Euro. |
76 |
Crediti
didattici |
Si riferiscono alla qualità dell’insegnamento in classe e
alla capacità di migliorare il livello di apprendimento
degli studenti. Contribuiranno a far emergere le migliori
prassi di insegnamento, assicurando innovazione didattica e,
allo stesso tempo, attenzione per le specificità
disciplinari. |
52 |
Crediti
didattici, formativi e professionali |
tutte le attività svolte dai docenti, sia individuali sia
collegiali, contribuiranno al riconoscimento di crediti
didattici (1), formativi (2) e professionali (3), per
sostenere la scuola nel suo processo di miglioramento. Tale
sistema di crediti, documentabili, valutabili, certificabili
e trasparenti avranno un “peso” diverso, e saranno legati al
lavoro che i docenti svolgeranno rispettivamente in termini
di (1) miglioramento della didattica, ma anche di (2)
propria qualificazione professionale attraverso la
formazione, e di (3) partecipazione al progetto di
miglioramento della scuola |
51 |
Crediti
formativi |
Fanno riferimento alla formazione in servizio a cui tutti
sono tenuti, alla attività di ricerca e alla produzione
scientifica che alcuni intendono promuovere, e si potranno
acquisire attraverso percorsi accreditati, documentati,
valutati e certificati. |
52 |
Crediti
formativi (CF) |
disegnare un sistema di Crediti Formativi (CF) da
raggiungere ogni anno per l’aggiornamento e da legare alle
possibilità di carriera e alla possibilità di conferimento
di incarichi aggiuntivi |
47 |
Crediti
professionali |
Sono quelli assunti all’interno della scuola per promuovere
e sostenerne l’organizzazione e il miglioramento, sia nella
sua attività ordinaria (coordinatori di classe) sia nella
sua attività progettuale |
52 |
Crowdfunding |
strumento coinvolge invece tutti i cittadini e mira ad
incentivare meccanismi di microfinanziamento diffuso a
favore della scuola, il cosiddetto crowdfunding. Vogliamo
applicarlo in particolare al sostegno di progetti didattici,
per premiare, e scalare, quelli che dimostrano di
coinvolgere al meglio i nostri ragazzi perché più
innovativi. Ma anche sostenere le iniziative in grado di
dare speranze concrete ai contesti più difficili, quindi di
maggiore impatto sociale. I docenti, i genitori, gli
studenti stessi saranno protagonisti. |
125 |
Data School
nazionale |
Saranno inoltre coinvolte tante altre amministrazioni,
compresi l’Istat e il Garante per la Privacy. Tutti hanno
l’esigenza di fare comprendere i propri dati, le sfide di
bilancio, di amministrazione, di policy. Il MIUR ha il
desiderio di coinvolgere i ragazzi in quella che diventerà a
regime una Data School nazionale. Perché lavorare con i dati
è una competenza chiave del nostro tempo, e utilizzarli per
produrre inchieste, storie, visualizzazioni i modi migliori
per applicarla. |
81 |
Design di
servizi |
Il MIUR metterà a disposizione una piccola parte delle
proprie risorse per organizzare premi legati al design
innovativo dei servizi, coinvolgendo creativi, studenti,
docenti e il personale della scuola. Utilizzare le moderne
soluzioni del design di servizi sarà centrale nello sviluppo
di piattaforme essenziali per il rapporto con i cittadini,
come Scuola in Chiaro, già utilizzata da ogni famiglia
Italiana per l’iscrizione online dei propri figli. |
81 |
Docente
catalizzatore |
Le reti di scuole individueranno un docente di riferimento
per ogni rete: tale docente catalizzatore sarà referente per
i propri colleghi e loro sostegno per le pratiche di
innovazione didattica. |
|
Docente
mentor (come è retribuito)
|
Oltre a ricevere il reddito derivante dagli scatti, il
docente mentor è retribuito con una indennità di posizione.
Durante il periodo da docente mentor continua a maturare,
triennalmente, i crediti formativi, didattici e
professionali. |
57 |
Docente
mentor (come è scelto)
|
Il docente mentor è scelto dal Nucleo di Valutazione
interno, tra i docenti che per tre trienni consecutivi hanno
avuto uno scatto di competenza. Ci sarà un numero
particolarmente limitato di docenti mentor, pochissimi per
scuola (o rete di scuole), indicativamente fino ad un
massimo del 10% di tutti i docenti. Il mentor rimane in
carica per tre anni e può essere riconfermato. |
57 |
Docente
mentor (cosa fa)
|
Il docente mentor segue per la scuola la valutazione,
coordina le attività di formazione degli altri docenti,
compresa la formazione tra pari, sovrintende alla formazione
dei colleghi, accompagna il percorso dei tirocinanti e in
generale aiuta il preside e la scuola nei compiti più
delicati legati alla valorizzazione delle risorse umane
nell’ambito della didattica. |
57 |
Docente
mentor (Periodo transitorio a termine) |
I mentor saranno scelti tra i docenti che per tre trienni
consecutivi saranno stati premiati con lo scatto
stipendiale. Ciò richiede nove anni dall’entrata in funzione
del nuovo sistema. Nel frattempo, il mentor sarà scelto: (a)
nei primi tre anni, dal Nucleo di Valutazione in relazione
ad una prima documentazione dei crediti e del portfolio; (b)
dopo sei anni, tra i docenti che hanno ricevuto per due
volte lo scatto stipendiale. |
57 |
Finanza
buona |
Sarà utile sperimentare altri strumenti di “finanza buona”.
Le obbligazioni ad impatto sociale (i cosiddetti Social
Impact Bonds), già ampiamente utilizzate dal Governo
inglese, da diversi Dipartimenti negli Stati Uniti e in fase
di studio in diversi Paesi, sono una prospettiva di grande
interesse. Sono strumenti che mirano a creare un legame
forte tra rendita economica e impatto sociale: negli Stati
Uniti, ad esempio, sono stati utilizzati per aiutare i
bambini provenienti da contesti poveri e ad alto rischio di
marginalizzazione a non avere problemi nell’ingresso della
scuola dell’infanzia, con conseguenti risparmi, nel tempo,
in corsi di recupero e bisogni educativi speciali (BES). |
126 |
Hackathon |
Per aumentare l’impatto dell’apertura, lanceremo in autunno
il primo hackathon sui dati del Ministero, dalle stanze del
Ministero. Sarà organizzato in collaborazione con tutte le
comunità che costruiscono consapevolezza e conoscenza sul
valore dei dati aperti. Dobbiamo aumentare la comprensione e
l’utilizzo dei nostri dati, perché non esiste trasparenza
fine a se stessa, e non si realizzano efficienze senza
coinvolgere in maniera credibile studenti e mondo della
scuola, esperti, cittadini, imprese, giornalisti. Per
l’hackathon, a partire dal rilascio di dati del Ministero,
in 24 ore si lavorerà – e i nostri ragazzi saranno
protagonisti – alla creazione di applicazioni: una app, un
nuovo servizio ai cittadini, una visualizzazione
interattiva. |
80 |
Impresa
didattica |
Gli istituti di istruzione superiore, e di istruzione e
formazione professionale possono commercializzare beni o
servizi prodotti o svolgere attività di “impresa Formativa
Strumentale”, utilizzando i ricavi per investimenti
sull’attività didattica. A tale scopo, è necessario
incoraggiare l’uso della doppia contabilità, al momento
diffusa soprattutto negli gli istituti agrari, a tutti i
tipi di scuole e generalizzare la possibilità di produzione
in conto terzi. Questo è particolarmente rilevante se
consideriamo che sempre più scuole avranno l’opportunità di
sviluppare prototipi, ad esempio attraverso la stampa 3D. |
108 |
Innovatori
naturali |
ruolo cruciale riconosciuto, all’interno della singola
scuola, agli “innovatori naturali”, che dovranno avere la
possibilità di concentrarsi sulla formazione, e che saranno
premiati con una quota dei fondi per il miglioramento
dell’offerta formativa che verrebbe vincolata
all’innovazione didattica e alla capacità di miglioramento,
valutata annualmente. |
47 |
integrazione orizzontale |
La creazione di organici funzionali offrirà alle scuole uno
strumento di integrazione tra reti di scuole che condividono
i docenti dell’organico funzionale, e attraverso di loro
possono più facilmente costruire progettualità congiunte o
condividere buone prassi. |
99 |
Integrazione verticale |
parte dei docenti dell’organico funzionale potranno essere
impiegati per affrontare uno dei punti deboli del nostro
sistema: gli snodi di passaggio, in particolare quelli tra
scuola dell’infanzia e scuola elementare, e ancor più tra
elementare e media e tra media e superiore. |
99 |
Laboratori
del territorio |
Oltre alle mura dell’edificio scolastico, i primi alleati
saranno i “laboratori del territorio”, pubblici e privati
(come i Fab Lab e e living labs, o ancora gli incubatori,
ecc.), per cui prevedremo una strategia di accreditamento e
una azione dedicata di “voucher innovativi” a valere su
Fondi PON, in sinergia con le nostre azioni di potenziamento
dei laboratori tecnologici. Saranno nuovi spazi formativi a
disposizione della scuola, ma non sotto la sua gestione
diretta, se non attraverso modelli “a rete”. |
77 |
Nucleo di
valutazione |
Il portfolio del docente è vagliato dal Nucleo di
Valutazione interno di ogni scuola, a cui partecipa anche un
membro esterno. |
52 |
Opening Up
Education |
Stiamo scommettendo sul fatto che la scuola abbia già in sé
le soluzioni per il suo rinnovamento. In Europa questa
visione si chiama “Opening Up Education”, per rinforzare il
significato della parola “riuso”, ponendo chi innova al
centro del nostro sistema. E perché questi progetti siano il
germe di condivisione con il territorio intorno alla scuola,
perché essa faccia conoscere le proprie attività e ne misuri
l’impatto. |
82 |
Paradigma
informatico |
Serve quindi un piano nazionale che consenta di introdurre
il coding (la programmazione) nella scuola italiana. A
partire dalla primaria: vogliamo che nei prossimi tre anni
in ogni classe gli alunni imparino a risolvere problemi
complessi applicando la logica del paradigma informatico
anche attraverso modalità ludiche (gamification). A partire
dall’autunno, dopo Stati Uniti e Inghilterra, lanceremo in
Italia l’iniziativa Code. org, aggregando associazioni,
università e imprese, in una grande mobilitazione per
portare l’esperienza nel maggior numero di scuole possibili. |
97 |
Piano di
miglioramento |
ogni scuola avrà un “cruscotto” comune di riferimento grazie
al quale individuare i propri punti di forza e di debolezza
e sviluppare un piano triennale di miglioramento che avrà al
centro i risultati degli studenti, il loro apprendimento e
successo formativo. |
66 |
Portfolio
del docente |
I crediti riconosciuti durante la carriera e il curriculum
personale del docente arricchiscono poi il suo portfolio e
sono inseriti in un registro pubblico, consultabile dai
dirigenti scolastici, che a certe condizioni e nel rispetto
della continuità didattica, possono scegliere le migliori
professionalità per potenziare la propria scuola. Tutti i
crediti didattici, formativi, e professionali faranno parte
del portfolio del docente, che sarà in formato elettronico,
certificato e pubblico. È vagliato dal nucleo di
valutazione. |
51 |
Quadro
italiano di competenza dei docenti |
Un gruppo di lavoro dedicato e composto da esperti del
settore lavorerà per un periodo di tre mesi per formulare il
quadro italiano di competenze dei docenti nei diversi stadi
della loro carriera, in modo che essi siano pienamente
efficaci nella didattica e capaci di adattarsi alle mutevoli
necessità degli studenti in un mondo di rapidi cambiamenti
sociali, culturali, economici e tecnologici. |
45 |
Registro
nazionale dei docenti (a cosa serve) |
A cosa servirà questo registro? A molte cose: sarà
navigabile dal personale amministrativo della scuola, per
assolvere agli scopi della normale gestione del personale;
una parte di questi dati, opportunamente identificati nel
rispetto delle regole sulla riservatezza, sarà anche
visibile online in relazione alla scuola il cui personale
presta il servizio, come avviene nelle sezioni “Persone” sui
siti di diverse organizzazioni. |
68 |
Registro
nazionale dei docenti (cos’è) |
Il registro sarà attivo a partire dall’anno scolastico
2015-2016 e offrirà le informazioni sulla professionalità
(un portfolio ragionato) di tutti gli amministrativi,
dirigenti, insegnanti, associato alla scuola in cui sono in
servizio. Il Registro conterrà tutte le informazioni
amministrative provenienti dal fascicolo personale e altri
dati aggiuntivi, sulla base della rodata sperimentazione
degli ultimi due anni per la costruzione dell’anagrafe della
professionalità del docente. |
68 |
Registro
nazionale dei docenti (sezione insegnanti) |
La sezione di tale Registro relativa ai docenti avrà una
funzione organizzativamente molto rilevante a partire dal
prossimo anno scolastico: nel caso dei docenti reclutati
come organico funzionale, il registro sarà infatti lo
strumento che ogni scuola (o rete di scuole) utilizzerà per
individuare i docenti che meglio rispondono al proprio piano
di miglioramento e alle proprie esigenze. E servirà, quindi,
per incoraggiare e facilitare la mobilità dei docenti, da
posti su cattedra a posti come organico dell’autonomia e
viceversa, così come tra scuole diverse. Il dirigente
scolastico, consultati gli organi collegiali, potrà in tal
modo chiamare nella sua scuola i docenti con un curriculum
coerente con le attività con cui intenda realizzare
l’autonomia e la flessibilità della scuola. In questo modo
le scuole potranno utilizzare la leva più efficace per
migliorare la qualità dell’insegnamento: la scelta delle
persone. |
68 |
Scatti di
competenza (attribuzione) |
Nel corso del proprio lavoro a scuola, in classe e fuori
dalla classe, il docente matura dei crediti didattici,
professionali, e formativi. Periodicamente, ogni 3 anni, due
terzi (66%) di tutti i docenti di ogni scuola (o rete di
scuole) avranno diritto ad uno scatto di retribuzione. Si
tratterà del 66% di quei docenti della singola scuola (o
della singola rete di scuole) che avranno maturato più
crediti nel triennio precedente. |
53 |
Scatti di
competenza (importo) |
Per un professore di scuola secondaria di II grado il valore
di ogni scatto triennale potrebbe essere di circa 60 euro
netti al mese; |
54 |
Scatti di
competenza (progressione) |
Ad ogni docente sarà riconosciuto, come già avviene oggi,
uno stipendio base. Questo stipendio base potrà essere
integrato nel corso degli anni in due modi, complementari e
cumulabili: 1. il primo modo sarà strutturale e stabile,
grazie a scatti di retribuzione periodici (ogni 3 anni) –
chiamati “scatti di competenza” – legati all’impegno e alla
qualità del proprio lavoro; |
53 |
School
Bonus |
Lo School Bonus è un bonus fiscale per un portafoglio di
investimenti privati (da parte di cittadini, associazioni,
fondazioni, imprese) nella scuola. Lo School Bonus potrebbe
trovare immediata applicazione nell’opera di potenziamento e
riqualificazione degli istituti scolastici, dei loro
laboratori tramite l’acquisto di nuove tecnologie chiave per
i loro obiettivi formativi, nell’apertura prolungata della
sede. |
125 |
School
Guarantee |
È mirato a premiare in maniera più marcata l’investimento
nella scuola che crea occupazione giovanile. L’impresa che
investe risorse su un istituto professionale, su un istituto
tecnico o su un polo tecnico-professionale – ad esempio
finanziando percorsi di alternanza scuola-lavoro,
ricostruendo un laboratorio o garantendone l’utilizzo
efficiente – potrà ricevere incentivi aggiuntivi rispetto
allo School Bonus, nel momento in cui si dimostri il
“successo formativo” dei processi di alternanza e didattica
laboratoriale sviluppati nella scuola di riferimento. |
125 |
Servizio
civile per la Buona Scuola |
Vogliamo definire un piano di “Servizio civile per la Buona
Scuola”, creando un sistema di incentivi “leggeri” (come
crediti formativi per studenti universitari) e liste di
formatori per l’accreditamento di individui all’attività
volontaria nella scuola. Questo sistema beneficerà di una
collaborazione con il terzo settore, tramite un patto
inter-generazionale (per esempio, con insegnanti e altri
professionisti in pensione, che a più riprese hanno chiesto
di avere questa opportunità), e con imprese – molte hanno
programmi di Responsabilità Sociale d’Impresa che prevedono
banche del tempo per i propri dipendenti a cui attingere per
missioni specifiche, come ad esempio percorsi di
alfabetizzazione digitale. |
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