Il testo della delibera Cipe
Dopo una lunga attesa, arriva (quasi) al traguardo l'iter della
delibera Cipe che assegna 400 milioni al finanziamento di interventi
per la messa in sicurezza delle scuole, a scorrimento della
graduatoria finanziata nella prima fase con 150 milioni del decreto
fare, n.69/2013 (ora rubricata come categoria #scuolesicure). Dopo
l'approvazione - il 30 giugno scorso da parte del Cipe - sulla
delibera è sceso il mistero. Il testo - peraltro oggetto di una
parziale riscrittura - non è mai stato diffuso. Ora, il Cipe informa
che, il 19 settembre scorso, la delibera è stata registrata dalla
Corte dei Conti e che, dunque, è in attesa di essere pubblicata
sulla «Gazzetta Ufficiale».
Via alle gare
La notizia ha l'effetto della pistola dello starter per tutti i 2020
enti locali interessati (quasi tutti sono Comuni), che finalmente
potranno dare il via alle gare. Sindaci e presidenti di Provincia
hanno tempo fino alla fine dell'anno per assegnare l'appalto
avvalendosi dei poteri commissariali che abbreviano notevolmente la
procedura di gara (grazie ad alcune deroghe al codice appalti). A
fine anno infatti - salvo proroghe - scade la possibilità di
avvalersi delle procedure commissariali concesse dal citato decreto
69/2013 (e precisate con il Dpcm 22 gennaio 2014). Facile prevedere
che le aggiudicazioni si concentreranno nel mese di dicembre, anche
perché i fondi, come ribadisce la delibera Cipe, saranno disponibili
solo a partire dal 2015. Peraltro, gli enti - oltre a velocizzare al
massimo la procedura di gara - saranno costretti a un esercizio di
"equilibrismo": infatti devono aggiudicare l'appalto entro fine anno
ma devono anche erogare l'anticipazione obbligatoria all'impresa. Se
non hanno i soldi, il contratto di appalto deve pertanto essere
sottoscritto il nuovo anno, non appena l'ente entra nella
disponibilità delle risorse.
Il fondo sviluppo e coesione
Per "rassicurare" i Comuni sul buon esito dell'iter della delibera
Cipe, lo scorso il 1° agosto, l'ufficio di Gabinetto del ministero
dell'Istruzione, aveva sollecitato comuni e province - «nelle more
della registrazione della delibera Cipe» - ad avviare le procedure
di gara, per non rischiare il definanziamento. Con l'occasione,
aveva ricordato agli enti che le «risorse saranno assegnate agli
enti locali a partire da gennaio 2015 e dovranno essere utilizzate
nello stesso anno». I soldi stanziati dal Cipe sono a valere del
fondo Sviluppo e Coesione. Le risorse vengono sottratte alla
disponibilità delle regioni e assegnate al Miur. I fondi vengono
assegnati a 18 Regioni (sono assenti Valle d'Aosta e le due province
autonome) «sulla base del riparto effettuato dal decreto legge n.
69/2013, anche tenendo conto del numeri degli edifici scolastici e
degli alunni presenti in ciascuna regione, della situazione del
patrimonio edilizio scolastico nonché delle richieste pervenute e
degli interventi presenti in graduatoria».
Gli altri dettagli
I fondi statali non potranno superare il 50% del costo
dell'intervento. Previsto anche il riutilizzo delle economie
prodotte dai ribassi d'asta (che però andranno a finanziare un'altra
graduatoria: quella avviata dal bando pubblicato il 10 ottobre 2013
per la messa in sicurezza degli edifici scolastici). Le risorse -
spiega la delibera - verranno gestite con i seguenti quattro futuri
provvedimenti Miur-Dipartimento per la coesione economica: il primo
decreto sarà adottato «quando sia stato aggiudicato il 50% degli
interventi finanziati e la riprogrammazione non potrà eccedere il
50% delle economie da ribassi registrate»; il secondo decreto sarà
adottato quando si arriverà al 90% delle aggiudicazioni e la
riprogrammazione non potrà superare il 50% dei ribassi «cui si
aggiungeranno eventuali economie degli interventi che hanno nel
frattempo completato i lavori»; il terzo decreto arriva dopo
l'aggiudicazione del 100% degli interventi (anche in questo caso, le
risorse programmabili non potranno eccedere il 50% delle economie
«cui si aggiungeranno eventuali economie degli interventi che hanno
nel frattempo completato i lavori»); l'ultimo decreto arriverà con
la conclusione del 100% dei cantieri finanziati.
La delibera assegna anche ulteriori 40 milioni al ministero
dell'Istruzione «che il detto Miur potrà destinare al finanziamento
di interventi volti all'ammodernamento e al recupero del patrimonio
immobiliare scolastico, anche attraverso il ripristino del decoro e
della funzionalità degli edifici scolastici».