IL PIANO SCUOLA

«Mille asili nido in mille giorni»

L’annuncio di Renzi e il vertice con il ministro Giannini. Le linee guida della scuola online da mercoledì sul sito passodopopasso.italia.it. «Ma non sarà una riforma»

 Il Corriere della Sera scuola 1.9.2014

Mille asili per mille giorni. Dalla conferenza stampa di presentazione dei prossimi tre anni di governo esce un altro tassello del puzzle della scuola renziano. Non più la rivoluzione annunciata per settimane dallo stesso premier («Vi stupiremo con effetti speciali», era tornato a dire solo qualche giorno fa via twitter) e nemmeno una riforma vera e propria, stando almeno alle parole odierne del premier. «Più che di riforma si parlerà di coinvolgimento sulla scuola, il programma è già pronto, è un report preparato da qualche giorno o settimana ma vogliamo riuscire a dare una visione più completa di quello che abbiamo fatto. È come se ci fosse un puzzle la cui cornice per noi è chiara e i cui pezzi saranno giorno dopo giorno inseriti». Un puzzle, dice Renzi, ma forse anche un rebus, a giudicare dai continui cambi di programma degli ultimi giorni.

Asili nido, la forbice Nord-Sud

«C’è una grande attenzione del governo sui nidi e sulla scuola dell’infanzia, vogliamo fare una misura molto forte». L’annuncio è stato dato dal ministro Graziano Delrio durante la presentazione del programma dei Mille giorni a palazzo Chigi. Ma subito dopo è stato lo stesso Renzi a incalzare il sottosegretario alla presidenza del Consiglio: «Adesso lo puoi dire, mille asili in mille giorni». Poi, il premier ha aggiunto: «Negli ultimi dati economici sul nostro Paese c’è un elemento di diversità tra il nord e il sud, un elemento molto importante. Su questo, la logica dei mille asili nido è un elemento molto importante che caratterizzerà l’azione di governo». La base di partenza c’è già: è il disegno di legge 1260, che prevede una vera e propria riforma del sistema educativo per la fascia di età 0-6 anni, e che è in discussione al Senato. Tra gli obiettivi del ddl, c’è proprio quello di portare dal 18% (valore attuale) al 33% (valore fissato dall’Europa) la copertura degli asili nido in Italia: «Infatti sono molto felice di quest’annuncio- dice l’on.Francesca Puglisi (Pd), promotrice del progetto - noi stiamo proprio lavorando in sinergia col governo e il ministero dell’Istruzione per trovare le coperture finanziarie del disegno di legge». Secondo le stime, a regime ci vorrebbe un miliardo e mezzo all’anno per dare completa attuazione al piano di riforma 0-6, che però include anche l’incremento della scuola dell’infanzia. Restando agli asili nido, priorità del governo, l’ultima volta che un governo è intervenuto con un piano straordinario nazionale - era il governo Prodi- sono stati stanziati 350 milioni, a cui sono stati affiancati 450 milioni di cofinanziamento delle Regioni: un totale di 800 milioni che servirono a portare la percentuale di copertura dal 9 al 18%. Ora il governo punta al rilancio.

Cambio di programma

Inizialmente la «riforma» della scuola targata Renzi doveva essere presentata insieme a quella della Giustizia e allo Sblocca Italia venerdì 29 agosto.All’ultimo momento, il giorno prima, Renzi aveva deciso di rinviarla a settembre «per non mettere troppa carne al fuoco», suscitando così il dubbio che dietro il rinvio ci fossero problemi di copertura finanziaria per il piano di stabilizzazione di 100 mila precari anticipato nei giorni scorsi dai giornali. Quindi era stato lo stesso Renzi che, per fugare ogni dubbio, aveva fissato la presentazione della sua rivoluzione scolastica mercoledì 3 settembre. Data complicata, perché quel giorno il ministro dell’istruzione Giannini era attesa a Bruxelles per una serie di audizioni nell’ambito del semestre di presidenza italiano del Consiglio europeo. Al ministero erano subito corsi ai ripari modificando l’agenda europea di Giannini. Finché ieri c’è stato l’ultimo colpo di scena: «Per un po’ basta con le conferenze stampa», ha detto Renzi al termine della presentazione dei Millegiorni. Gli altri elementi del piano anticipati nei giorni scorsi dai giornali, dall’aumento dei maestri della scuola elementare tagliati dalla riforma Gelmini al potenziamento dei percorsi di scuola-lavoro, dal piano di stabilizzazione per 100 mila precari al potenziamento dell’inglese e dell’informatica, della musica e della storia dell’arte verranno quindi messi online mercoledì sul sito passodopopasso.italia.it. E per definire gli ultimi dettagli del piano Renzi ha subito convocato a palazzo Chigi il ministro dell’istruzione Giannini.