Stop immediato dei sindacati di Eugenio Bruno, Il Sole 24 Ore 22.9.2014
Non erano passate neanche 24 ore dalla firma del ministro Stefania
Giannini che per la direttiva triennale sul sistema nazionale di
valutazione erano già arrivati i primi no dei sindacati. Il
documento - che obbliga tutte le scuole a pubblicare un rapporto di
autovalutazione entro luglio 2015 e fissa nel 10% annuo la quota di
istituti da sottoporre alle verifiche degli ispettori esterni - ha
già incassato il no di Cisl, Uil e Gilda.
Il segretario della Cisl scuola ha messo nel mirino soprattutto il
metodo seguito dal Miur. Nel ricordare che le organizzazioni
sindacali sono state convocate al ministero giovedì scorso,
ricevendo una semplice informativa sui contenuti della direttiva,
Francesco Scrima ha sottolineato: «Anche in questa circostanza si
conferma dunque una linea di sostanziale chiusura al confronto che
in termini generali caratterizza i comportamenti del governo, e di
riflesso quelli dell'amministrazione». Un comportamento, a suo dire,
ancora più grave perché «si affrontano tematiche su cui sarebbe
quanto mai indispensabile aprirsi a un all'ascolto e al dialogo col
mondo della scuola, con chi ne affronta ogni giorno i problemi nel
vissuto della sua esperienza professionale, stante anche la
necessità di recuperare su un tema controverso come la valutazione
un clima segnato da minori tensioni, per puntare a una positiva
condivisione degli obiettivi e delle strategie».
Ancora più netto il no di Rino Di Meglio, coordinatore nazionale
della Gilda, che ha bocciato «un sistema di valutazione
Invalsicentrico calato dall'alto e imposto alle scuole senza alcun
coinvolgimento dei docenti e delle organizzazioni sindacali». Il suo
timore è che la scarsa chiarezza delle prime operazioni a carico
delle scuole finisca per aggravare il fardello burocratico che già
pesa sulle spalle degli insegnanti. Senza dimenticare il nodo degli
ispettori che «sono troppo pochi per il carico di lavoro da
sostenere» e l'assenza di «indicazioni sulla formazione di coloro
che si dovranno occupare dell'autovalutazione, della valutazione
esterna e della redazione dei piani di miglioramento». Qualche apertura in più è arrivata dalla Uil scuola che ha giudicato il nuovo sistema di valutazione «utile» ma parte incompleto e senza risorse". Nell'evidenziare positivamente che «non si è scelto un meccanismo di "premi-sanzioni" che per noi andava assolutamente evitato» e che «si è deciso invece di andare verso un sistema che vuole essere di sostegno alle scuole», il segretario generale Massimo Di Menna ha fatto notare che il sistema «parte privo di una parte essenziale, gli ispettori, come funzione tecnica di accompagnamento e supporto, senza un piano serio di accompagnamento/formazione, senza risorse». Immediato, sugli ispettori, il paragone con i "cugini" transalpini: «In Italia ne abbiamo 70, in Francia ce ne sono seimila». |