Ritorno a scuola, ecco il gran rientro.
Tra i banchi anche il premier e i suoi ministri

I titolari dei dicasteri hanno risposto all'appello del premier, andranno ciascuno in un istituto. Renzi atteso a Palermo, nell'istituto scolastico intitolato a don Peppino Puglisi. Parte la consultazione online delle linee guida varate dal governo, Giannini: "L'anno si apre con un clic"

 la Repubblica scuola 14.9.2014

ROMA - Ultimo riposo, i compiti da finire, quaderni e penne da comprare, a volte grembuili, poi si torna a scuola. Domani, lunedì 15 settembre, suonerà la prima campanella del nuovo anno scolastico in una quindicina di regioni. Un rientro in classe che coincide con l'avvio della consultazione sul sito Labuonascuola.gov.it, le linee guida per la scuola varate dal governo la settimana scorsa. Ma gli studenti già annunciano flash mob davanti agli istituti. Qualcuno è già seduto. Abruzzo, Molise, Valle d'Aosta e le province di Bolzano e Trento hanno infatti anticipato di qualche giorno la ripresa delle lezioni e, in virtù dell'autonomia, vari altri istituti sparsi hanno fatto lo stesso, anche a Roma.

E tra i banchi ci saranno anche i ministri che hanno raccolto l'invito del premier a testimoniare con la loro presenza l'attenzione che l'esecutivo ha per l'istruzione e per la riforma della scuola attualmente in fase di consultazione. In classe andrà anche il presidente del Consiglio. Renzi ha scelto di recarsi all'istituto dedicato a Don Peppino Puglisi a Palermo, un luogo dalla forte importanza simbolica in uno dei quartieri più a rischio del capoluogo siciliano, Brancaccio.
Il ministro Stefania Giannini, invece, per la prima campanella del 2014-2015, sarà nel Tecnico Agrario 'Emilio Sereni' di Roma e taglierà, assieme agli studenti, il nastro di un birrificio artigianale allestito all'interno dell'Istituto che è impegnato in percorsi di alternanza scuola-lavoro. Al progetto "birra" prenderanno parte i ragazzi della scuola e alcuni giovani in stato di detenzione. Gli altri componenti dell'esecutivo saranno in giro per l'Italia a salutare gli studenti, tanti tornando nella scuola dove hanno studiato. Come il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, che andrà alla Primaria Matilde di Canossa di Reggio Emilia, la scuola che frequentava da bambino.
Gian Luca Galletti (Ambiente) è atteso alla scuola Marconi di Bologna, Carmela Lanzetta (Affari regionali) sarà al liceo Olivetti di Locri, Maurizio Lupi (Trasporti) alla Cabrini di Milano, Giuliano Poletti (Lavoro) all'istituto tecnico Scarabelli di Imola. Maria Elena Boschi (Rapporti con il Parlamento) andrà a Laterina (Arezzo) dove è cresciuta, in visita alla scuola elementare Goffredo Mameli mentre nella sua Genova dovrebbe approdare Roberta Pinotti: la responsabile della Difesa sarà presente, salvo imprevisti dell'ultimo minuto, al liceo scientifico "Enrico Fermi", la scuola che ha frequentato e dove ha pure insegnato per alcuni anni, dopo la laurea in Lettere.

 

 

"Quest'anno scolastico si apre con un clic" ha commentato il ministro Giannini, ieri a Venezia per la cerimonia di apertura della sessione autunnale della Venice International University, riferendosi all'avvio della campagna di ascolto online. "Mi aspetto - ha spiegato - che tutto il Paese si interroghi sulle grandi questioni: dalla valutazione alla formazione degli insegnanti, dalle nuove competenze al consolidamento delle grandi competenze che l'Italia possiede, nella storia dell'arte, nella musica, nelle discipline umanistiche, ma senza dimenticare le lingue straniere. Vogliamo una scuola che risponda alle sfide di oggi".

I sindacati affilano le armi. Tutte insieme le sigle sindacali del comparto scuola (confederali e autonomi) hanno lanciato #Sbloccacontratto, una raccolta di firme del personale della scuola, che già nel titolo annuncia le intenzioni. "La lettura incrociata dei provvedimenti del Governo mostra - spiega la Uil scuola - che dal 2015 non varrà più l'anzianità e fino al 2018 non partirà il meccanismo degli aumenti per 'merito'. Il risultato? Nessun aumento, per nessuno per altri tre anni. Retribuzioni ferme fino al 2019. Un meccanismo di riduzione che per il triennio 2016-1018 vale oltre un miliardo di euro. Tutto ciò è inaccettabile e contrasta con l'esigenza di riconoscere il valore del lavoro di chi ogni giorno fa funzionare la scuola".

Coldiretti, boom per Istituti agrari. Svolta 'verde' nelle scuole italiane dove gli istituti agrari, con un aumento record del 12 per cento, sono quelli che fanno segnare il maggior incremento di iscritti per il 2015; ma tendenze positive si riscontrano per tutti gli indirizzi legati ad ambiente, alimentazione e turismo. E' quanto emerso dallo studio presentato alla prima Summer School sul Made in Italy, promossa da Coldiretti Giovani Impresa in collaborazione con l'Osservatorio sulla criminalità nell'agroalimentare, con laureati provenienti da tutte le Università italiane seguiti da esperti del sistema agroalimentare, professori, imprenditori, magistrati e manager.

Digitalizzazione da 650 mln l'anno. La vera spina nel fianco per la scuola del futuro è il fabbisogno di connettività. Per il decollo della scuola digitale servono 650 milioni di euro all'anno. Il Censis stima una bolletta per internet veloce nelle scuole "chiavi in mano" di 7,9 euro al mese per studente. Da finanziare con nuovi impegni di spesa sul bilancio dello Stato o delle amministrazioni territoriali o con un maggiore coinvolgimento dei privati.