Il 41% delle scuole ha uno stato di manutenzione inadeguato e il 77%
degli istituti ha dovuto richiedere un intervento nel corso
dell’ultimo anno scolastico, intervento che - nel 15% dei casi - non
è mai stato realizzato. E’ solo uno dei dati dell’ultimo rapporto
Sicurezza, qualità, accessibilità a scuola, di Cittadinanzattiva,
che verrà presentato giovedì prossimo a Roma e che rivela che, alla
partenza del nuovo anno scolastico, gli edifici che ospitano i
nostri studenti sono ancora poco sicuri: e lo dimostra non solo il
numero abnorme di incidenti denunciati - 766 solo nel 2013 - ma
anche la scarsa presenza degli strumenti adatti a prevenirli. Negli
edifici con più di un piano, le scale di sicurezza sono assenti nel
22% dei casi, non ci sono uscite di sicurezza sui corridoi, in tutti
o in parte, nel 28% delle scuole, i corrimano sono assenti in sei
scuole su 100, le porte antipanico non esistono in tutte o in gran
parte delle aule degli studenti (76%), delle biblioteche (44%),
delle aule computer (63%), dei laboratori scientifici (61%), delle
mense (38%), delle palestre (36%). E d’altra parte ci sono ancora
tre scuole su 100 che non hanno il certificato di agibilità statica,
nonostante il 65% delle scuole monitorate (in tutto 213 su 8644) sia
situata in zone a rischio sismico. Nonostante il 44% delle scuole
sia stato costruito tra il 1961 e il 1980, e quindi presenti
sicuramente più rischi di un istituto nuovo di zecca, il certificato
di prevenzione incendi è presente solo nel 23% delle scuole, e il
certificato di agibilità igienico sanitaria nel 35% degli istituti
presi in considerazione.
Scuole sicure: pronto solo il 4,2% degli interventi
Eppure il piano #scuolebelle avanza: entro la fine del mese, assicura
il governo, saranno terminate un terzo delle circa 7.800 scuole
pianificate per il 2014. Si tratta del primo passo dei tre previsti
dal piano, il più semplice da realizzare e cioè quello che prevede
solo interventi di piccola manutenzione, decori e ripristino
funzionale. Attualmente sono terminati i lavori in 1.465 istituti e
il totale arriverà a 2.820 entro settembre. Campania e Puglia, a
guardare i numeri, sono le regioni dove si concentra il maggior
numero di istituti rimessi a nuovo: rispettivamente 651 e 570. Per
#Scuole Belle nel 2014 sono stati stanziati 150 milioni di euro
prevedendo interventi su. 7.751 plessi nel 2014 e su oltre diecimila
nel 2015, con un investimento di 300 milioni. Per quanto riguarda,
invece, #scuolesicure (interventi di manutenzione straordinaria,
messa in sicurezza, rimozione amianto e adeguamento sismico) su 632
interventi complessivi previsti si è concluso solo il 4,2% dei
lavori. E non c’è ancora nessuna informazione, per il momento, sulle
404 previste #scuolenuove (122 milioni di euro per ciascuno degli
anni 2014 e 2015). Critico il giudizio di Cittadinanzattiva: «Pur
apprezzando il notevole sforzo dell’attuale governo di mettere in
campo risorse economiche e procedure di semplificazione per il loro
utilizzo per fronteggiare le situazioni più critiche, riteniamo che
di questo passo occorrerà almeno un decennio perché l’edilizia
scolastica esca dall’emergenza».