edilizia

Quattro scuole su dieci «inadeguate»,
Cittadinanzattiva boccia Renzi

L’ultimo rapporto sullo stato degli edifici: «Pur apprezzando lo sforzo pensiamo che ci vogliano almeno dieci anni di questo passo per uscire dall’emergenza»

di Valentina Santarpia, Il Corriere della Sera scuola 16.9.2014

Il 41% delle scuole ha uno stato di manutenzione inadeguato e il 77% degli istituti ha dovuto richiedere un intervento nel corso dell’ultimo anno scolastico, intervento che - nel 15% dei casi - non è mai stato realizzato. E’ solo uno dei dati dell’ultimo rapporto Sicurezza, qualità, accessibilità a scuola, di Cittadinanzattiva, che verrà presentato giovedì prossimo a Roma e che rivela che, alla partenza del nuovo anno scolastico, gli edifici che ospitano i nostri studenti sono ancora poco sicuri: e lo dimostra non solo il numero abnorme di incidenti denunciati - 766 solo nel 2013 - ma anche la scarsa presenza degli strumenti adatti a prevenirli. Negli edifici con più di un piano, le scale di sicurezza sono assenti nel 22% dei casi, non ci sono uscite di sicurezza sui corridoi, in tutti o in parte, nel 28% delle scuole, i corrimano sono assenti in sei scuole su 100, le porte antipanico non esistono in tutte o in gran parte delle aule degli studenti (76%), delle biblioteche (44%), delle aule computer (63%), dei laboratori scientifici (61%), delle mense (38%), delle palestre (36%). E d’altra parte ci sono ancora tre scuole su 100 che non hanno il certificato di agibilità statica, nonostante il 65% delle scuole monitorate (in tutto 213 su 8644) sia situata in zone a rischio sismico. Nonostante il 44% delle scuole sia stato costruito tra il 1961 e il 1980, e quindi presenti sicuramente più rischi di un istituto nuovo di zecca, il certificato di prevenzione incendi è presente solo nel 23% delle scuole, e il certificato di agibilità igienico sanitaria nel 35% degli istituti presi in considerazione.

Scuole sicure: pronto solo il 4,2% degli interventi

Eppure il piano #scuolebelle avanza: entro la fine del mese, assicura il governo, saranno terminate un terzo delle circa 7.800 scuole pianificate per il 2014. Si tratta del primo passo dei tre previsti dal piano, il più semplice da realizzare e cioè quello che prevede solo interventi di piccola manutenzione, decori e ripristino funzionale. Attualmente sono terminati i lavori in 1.465 istituti e il totale arriverà a 2.820 entro settembre. Campania e Puglia, a guardare i numeri, sono le regioni dove si concentra il maggior numero di istituti rimessi a nuovo: rispettivamente 651 e 570. Per #Scuole Belle nel 2014 sono stati stanziati 150 milioni di euro prevedendo interventi su. 7.751 plessi nel 2014 e su oltre diecimila nel 2015, con un investimento di 300 milioni. Per quanto riguarda, invece, #scuolesicure (interventi di manutenzione straordinaria, messa in sicurezza, rimozione amianto e adeguamento sismico) su 632 interventi complessivi previsti si è concluso solo il 4,2% dei lavori. E non c’è ancora nessuna informazione, per il momento, sulle 404 previste #scuolenuove (122 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014 e 2015). Critico il giudizio di Cittadinanzattiva: «Pur apprezzando il notevole sforzo dell’attuale governo di mettere in campo risorse economiche e procedure di semplificazione per il loro utilizzo per fronteggiare le situazioni più critiche, riteniamo che di questo passo occorrerà almeno un decennio perché l’edilizia scolastica esca dall’emergenza».