In arrivo una valanga di firme Lucio Ficara, La Tecnica della Scuola 3.10.2014
Chi era il ministro dell’istruzione in Italia quando è stato
firmato l’ultimo contratto della scuola? Stiamo parlando del lontano
2007 è il responsabile del Miur era Beppe Fioroni. Nessuno immaginava che quello sottoscritto dal ministro Fioroni sarebbe stato l’ultimo contratto della scuola. Infatti da allora si sono succeduti al Miur altri quattro ministri e nessuno è stato in grado di rinnovare il vetusto contratto del 2007 scaduto alla fina del 2009. Gelmini, Profumo, Carrozza e adesso Giannini sono i quattro ministri che si sono passati il testimone al Miur ed hanno lasciato gli insegnanti e il personale scolastico in una situazione economica di vacanza contrattuale. Abbiamo assistito in questi anni al balletto del blocco e dello sblocco parziale degli scatti di anzianità, ancora oggi l’anno 2013 non risulta valido ai fini degli scatti di carriera, abbiamo assistito anche, al miserevole provvedimento del blocco dell’adeguamento della vacanza contrattuale. Abbiamo assistito allo svuotamento progressivo del fondo d’istituto per sbloccare gli scatti del 2011 e 2012 e forse questo processo di azzeramento del Fis continuerà per sbloccare anche lo scatto del 2013. Adesso viene prospettato il blocco del contratto reiterato al 2015 e l’abolizione definitiva degli scatti di anzianità che verranno sostituiti nel 2019 con i cosiddetti scatti di competenza. Per quanto detto i sindacati si sono organizzati in una mobilitazione della categoria, raccogliendo delle firme in tutte le scuole , per presentarle al Miur e alle più alte Istituzioni del Paese. La presentazione di quella che sembra essere una valanga di firme, denominata #sbloccacontratto, è prevista in data 15 ottobre in un'apposita conferenza stampa. Il fermento nelle scuole per questa iniziativa di raccolta firme è notevole, da i primi dati che sono a disposizione dei sindacati, si prevede l’arrivo di una valanga di firme. Queste firme di insegnanti e personale scolastico, esprimono la contrarietà dei lavoratori della scuola rispetto alle annunciate iniziative governative di reiterato blocco dei contratti e degli scatti di anzianità. Si stima di potere arrivare anche a mezzo milione di firme, che potrebbero convincere i sindacati che l’unione sindacale è fortemente richiesta da tutti i lavoratori della scuola. Con questa iniziativa si apre l’autunno caldo, se non rovente, del Governo Renzi, che dovrebbe impegnarsi di più per risolvere le mille esigenze del mondo della scuola, troppo bistrattato e lasciato malinconicamente solo. Esiste una vera e propria emergenza salariale degli insegnanti e si sente l’esigenza di rinnovare un contratto che ormai non è più figlio del suo tempo. |