Pensione anticipata e pensioni donne 2014:
salta la riforma nella Legge di Stabilità?

Pensione anticipata e pensioni donne 2014, ultime notizie:
salta riforma, niente interventi con la Legge di stabilità?

Stefano Gatto, The Blasting News, 15.10.2014

Riforma pensioni, ultime notizie: su pensione anticipata e pensioni donne 2014 in opzione contributivo salta a sorpresa l'intervento del Governo previsto con la Legge di stabilità: doccia fredda di Poletti che in merito afferma "né tagli, né aggiunte".

Riforma Pensioni nella legge di Stabilità nessun intervento

Le premesse c'erano tutte: proroga delle pensioni donne 2014 in opzione contributivo fino al 2018, estensione della formula anche agli uomini, pensione anticipata a 62 anni e 35 di contributi per favorire il turnover, con addirittura un intervento definitivo a favore degli esasperati quota 96. Tutti gli occhi erano puntati alla nuova Legge di stabilità al varo nelle prossime ore e invece è arrivata la smentita secca, dura e categorica. "Né tagli né aggiunte" ha affermato il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti che ha poi specificato che "al momento della Legge di Stabilità non sono previsti specifici interventi sulle pensioni" aggiungendo nel merito dei punti cardine della riforma (pensione anticipata, pensioni donne 2014 in opzione contributivo, precoci, usuranti, esodati e quota 96) ha dichiarato un laconico "domani facciamo una discussione" sulla manovra.

Pensione anticipata e pensioni donne 2014, una stangata inaspettata

Le dichiarazioni del ministro sono state un'autentica doccia gelata date le aspettative, anche da parte dei giovani, della realizzazione di una pensione anticipata in grado di favorire il turnover lavorativo in tempi rapidi. Non sarà questo il caso: i 62 anni e 35 di contributi auspicati per la pensione anticipata, con le ultime notizie sfumano ancora una volta, rimandando l'intervento a data da destinarsi. Sfuma l'ipotesi opzione contributivo donne, l'attesa proroga per le pensioni donne 2014 che avrebbe spostato il termine per la presentazione delle domande al 2018. Un intervento dato per scontato, proprio grazie alla tanto decantata "flessibilità" ma anche alla natura di un provvedimento non difficile da attuarsi. Disattese le speranze di chi vedeva nella Legge di Stabilità una possibile.