Renzi: "Lavoro, Pa e scuola da riparare"

Il premier ad Assisi per le celebrazioni di San Francesco
cita il santo patrono d'Italia: "In Italia tante cose da aggiustare"

 Il Tempo, 4.10.2014

Se San Francesco si recò da Assisi a Roma per spiegare cosa stava accadendo nella propria città, Matteo Renzi da Roma arriva ad Assisi per spiegare quello che accade al Paese. Dal balcone del Sacro convento di Assisi che domina la piazza comunale, il presidente del Consiglio saluta così la folla dei pellegrini arrivata per partecipare alle celebrazioni del santo patrono d'Italia: "Ho fatto il percorso inverso di Francesco, lui uscì dalla sua città per andare a Roma", da Papa Innocenzo III, "a spiegare cosa stava succedendo qui, mentre io da Roma sono venuto qui da voi a spiegare cosa sta succedendo nel Paese". Il primo messaggio che Renzi vuole dare alla folla riguarda "un tema importante, fondamentale nel messaggio di San Francesco: tutti ricordiamo il riferimento del Cantico delle creature a fratello Sole e sorella Luna. Per questo voglio sottolineare che quest'anno ci saranno tanti appuntamenti sul tema dell'ambiente ed è importante che chi è impegnato in politica e viene ad Assisi dedichi una riflessione su questo". Alla bellezza italiana Renzi fa riferimento anche quando si richiama al concetto francescano di "perfetta letizia", e spiega : "Chi di noi oggi festeggia l'onomastico del proprio figlio sa che Francesco è un nome speciale, ancora più bello perché ognuno può declinarlo a proprio piacere. C'è chi lo chiama Franci e chi lo chiama Ciccio. Quello che non dobbiamo mai dimenticare e, però, il nostro nome: dobbiamo ricordare che noi ci chiamiamo Italia e siamo custodi di enormi bellezze. Nonostante le difficoltà dobbiamo essere, quindi, devoti al nostro patrono e alla bellezza alla quale lui ci richiama". Certo, l'atmosfera mistica di Assisi non fa dimenticare al premier quali sono le priorità del Paese sulle quali il governo è impegnato: "C'è da riparare il sistema del lavoro e il mio pensiero va alle donne e agli uomini che in questo momento, a Terni, aspettano la fine di una vertenza molto dura. C'e' poi da mettere a posto la scuola, perche' senza di essa non c'è futuro. Infine dobbiamo lavorare sulla Pubblica amministrazione". "Va e ripara la tua casa, diceva San Francesco" e questo messaggio vale per il nostro paese: c'è da riparare molte cose, inanzitutto il sistema del lavoro, ma nei prossimi mesi sono molte le cose che dobbiamo fare", ha sottolineato Renzi. "Dobbiamo mettere a posto il sistema dell'istruzione, della scuola, perché senza la scuola non c'è futuro. Poi la Pubblica amministrazione e la giustizia", ha concluso il presidente del Consiglio.

 

Il patrono d'Italia La Chiesa cattolica celebra oggi, 4 ottobre, San Francesco d’Assisi Patrono d’Italia. Nato Giovanni di Pietro Bernardone, Francesco è stato un religioso italiano, anche riconosciuto, grazie al Cantico delle creature, come uno degli iniziatori della tradizione letteraria italiana. Diacono e fondatore dell’ordine che da lui prese il nome, è venerato come santo dalla Chiesa cattolica ed è stato proclamato, assieme a santa Caterina da Siena, patrono principale d’Italia il 18 giugno 1939 da papa Pio XII. Conosciuto anche come “il poverello d’Assisi“, la sua tomba è da sempre meta di pellegrinaggio, e la città di Assisi universalmente riconosciuta come simbolo di pace: il suo culto è tanto forte da essere considerato il più grande santo della fine del Medioevo, restando ancor oggi uno dei santi più popolari e venerati del mondo.