Protesta dei sindacati contro il blocco dei contratti e lo stop agli scatti di Eugenio Bruno, Il Sole 24 Ore 31.10.2014
Sindacati degli insegnanti sul piede di guerra contro la legge di
stabilità. Nel mirino di Cisl scuola, Uil scuola, Flc Cgil, Snals e
Gilda ci sono il blocco della contrattazione in vigore dal 2007 e lo
stop agli scatti d’anzianità fino al 2014. Alle organizzazioni
sindacali non basta la promessa del governo di stabilizzare , a
partire dal prossimo anno scolastico, 148.100 precari. Lo hanno
ribadito ieri. Prima in una conferenza stampa in cui sono state
ribadite le ragioni alla base della petizione #Sbloccacontratto; poi
consegnando a Palazzo Chigi gli scatoloni con i moduli firmati da
circa 300mila lavoratori del comparto istruzione.
I sindacati hanno sottolineato come i lavoratori della scuola non
possano subire una ingiusta, doppia penalizzazione: «Un contratto
scaduto e non rinnovato dal 2007, gli aumenti per anzianità, gli
unici possibili, sono fermi, e fino al 2019 non sono previsti
aumenti di stipendio». Da qui la duplice richiesta all’esecutivo di
effettuare un cambio di passo, modificando la legge di stabilità, e
avviare un negoziato che non si limiti al rinnovo del contratto, e
non solo. Con annessa la promessa di essere pronti a dare battaglia
se non arriveranno risposte.
Parole che non hanno certo trovato l'apprezzamento dei sindacati.
Che ha stretto giro hanno fatto pervenire la loro replica. «A noi
sembra piuttosto vecchio questo tipo di attacchi, che sfuggono
sempre al merito delle questioni e al confronto con gli
interlocutori, in nome di novità che restano tutte da scoprire», ha
commentato Francesco Scrima (Cisl scuola). Mentre Massimo Di Menna
(Uil scuola) ha fatto notare che il ministro «parla dei sindacati,
ma non con i sindacati». A sua volta Mimmo Pantaleo (Flc Cgil) ha
invocato rispetto «per le persone che hanno firmato» e ha invitato
il governo a «prestare maggiore attenzione al mondo del lavoro e non
ascoltare soltanto Marchionne e le imprese»”. Sulla |