Legge di Stabilità: i principali interventi

 Tuttoscuola, 16.10.2014

Fondo ‘buona scuola', no a rinnovo del contratto degli statali per un altro anno, taglio dei contributi per i neoassunti, fondo famiglia: sono alcune delle misure contenute nella Legge di Stabilità. Questi nel dettaglio alcuni dei principali interventi.

- SCUOLA. 1 mld nel 2015 al Fondo 'Buona Scuola' con obiettivo "prioritario" la realizzazione di "un piano straordinario di assunzioni docenti" e il potenziamento dell'alternanza scuola-lavoro. Il fondo dal 2016 viene incrementato a 3 miliardi di euro all'anno.   Previsti 200 milioni di euro dal 2015 per le scuole non statali;

- STATALI. Proroga di un altro anno del blocco del contratto degli statali, fino al 31 dicembre 2015.

- IMPRESE. Il taglio dei contributi per i neo assunti a tempo indeterminato avrà un limite massimo annuo di 6.200 euro, il tutto con l'obiettivo di promuovere "forme di occupazione stabile".

- PARTITE IVA. Arriva il regime fiscale agevolato per i lavoratori autonomi a basso reddito per il 2015.

- ECOBONUS. Sgravi confermati al 65% per le spese relative a ristrutturazioni che migliorino l'efficienza energetica dell'immobile anche per il 2015. In pratica anche per il prossimo anno sarà possibile detrarre ai fini Irpef il 65% della spesa sostenuta.

- FAMIGLIE Sul fronte della famiglia, viene istituito presso il Tesoro, un fondo da 500 mln di euro annui a decorrere dal 2015 da destinare al finanziamento di interventi a favore delle famiglie, anche attraverso misure di carattere fiscale.

- 80 EURO. La Legge di stabilità stabilizza gli sgravi Irpef varati la scorsa primavera pari a 80 euro in busta paga.

- SOCIAL CARD. La social card viene incrementata di 250 mln l'anno a decorrere dal 2015.

- TFR. Da marzo la liquidazione arriva in busta paga, ogni mese, per i lavoratori del settore privato che lo chiederanno, ma nessuna riduzione fiscale. In via sperimentale in relazione ai periodi di paga decorrenti dal marzo 2015 a giugno 2018 i lavoratori dipendenti del settore privato, esclusi i lavoratori domestici e quelli del settore  agricolo, che lavorano da almeno sei mesi presso lo stesso datore di lavoro, possono richiedere la quota maturata. La richiesta una volta fatta sarà irrevocabile fino al 2018 e l'importo sarà assoggettato a tassazione ordinaria.