Pensioni Legge Stabilità, quota 96, amnistia, indulto: novità Governo Renzi ad oggi. Cosa sta accadendo

Prossimi impegni e novità del governo Renzi dopo il varo della nuova Legge di Stabilità: la situazione e attesi nuovi possibili interventi

di  Business on line, 23.10.2014

“È una manovra che cerca di espandere e cerca di essere anticiclica in un momento di difficoltà e che prevede un taglio delle tasse da 18 miliardi di euro” e che conferma detrazioni per le famiglie, agevolazioni per le assunzioni a tempo indeterminato, novità per le partite Iva, conferma del bonus di 80 euro per i dipendenti statali e per le neomamme e degli eco bonus al 50 e 65%, Tfr in busta paga, nuovi fondi per le assunzioni di circa 150mila precari della scuola, nuovi fondi per gli ammortizzatori sociali, 150 milioni di euro per Roma capitale e finanziamento dell’Expo di Milano e “una riserva di 3,4 miliardi di euro. Perché di questi tempi è sempre meglio averla” ha spiegato il premier Matteo Renzi.

Ma anche aumenti della tassazione sui fondi pensioni. E’ stata varata la scorsa settimana la nuova Legge di Stabilità del governo Renzi, che, però, non prevede, come si auspicava, interventi sulle pensioni, soluzioni per i Quota 96, aumenti delle pensioni e possibilità di uscita anticipata. Si tratta di interventi che potrebbero portare certamente benefici immediate ma da cui sono escluse le pensioni su cui tanti si sono battuti e continuano a battersi. A partire dalla necessità di chiudere la partita dei Quota 96 della scuola, 4mila lavoratori che attendono la pensione da quasi tre anni pur avendone già maturato i requisiti.

C’è chi spera che questa soluzione possa arrivare con un nuovo emendamento da presentare in questi giorni. E sono diversi anche gli emendamenti pronti ad essere presentati nelle discussioni parlamentari, molti dei quali arrivano dallo stesso Pd, come la richiesta di una tassazione agevolata sull’erogazione del Tfr in busta paga, una no tax area per i pensionati o bonus per pensioni minime, nonché la possibilità di eliminare le penalizzazioni previste per chi decide di andare in pensione prima dei 62 anni. La Lega invece continua nella sua strada verso il referendum di cancellazione totale della legge Fornero, considerando che le modifiche richieste di uscita anticipata, tra l’altro a costo zero, come prestito pensionistico, sistema contributivo, uscita a 62 anni e 35 anni di contributi e penalizzazioni, non sono rientrate nella Legge di Stabilità.

Resta invece ancora aperta e controversa la questione sulle misure di indulto e amnistia: mentre ancora si attende, dopo mesi e mesi di discussione, la presentazione del testo unificato dei quattro ddl sulle misure clemenza, il ministro della Giustizia Orlando ha ribadito, appoggiando la posizione di Matteo Renzi, che non sono tali misure quelle risolutive di un grande problema come quello del sovraffollamento delle carceri italiane e ha precisato: “l’aumento dei detenuti non è dovuto a un aumento dei reati, ma a una scelta politica. L’Italia ha deciso di aumentare il ricorso al carcere per droga e immigrazione. Meglio puntare sulla pena in comunità, sui lavori di pubblica utilità. Con Regioni e Comuni rimoduleremo il piano carceri, anche per cogliere l’occasione urbanistica legata a immobili di grande valore. Io sono per chiudere le carceri ottocentesche con i raggi, come San Vittore, non per riaprirlo altrove ma per sostituirlo con un carcere più piccolo fuori Milano”.