Scuole ai voti, ecco la pagella per i prof
E’ in arrivo dal Miur la scheda di valutazione
per le scuole che nelle prossime settimane dovranno fornire i dati
sulla dispersione scolastica, sul profitto e sulle possibilità di
impiego e di proseguire gli studi rilevata negli ex alunni
Lorena Loiacono,
Skuola.net 22.10.2014
Se fino ad oggi la parola “pagella” ha fatto venire i brividi a
generazioni di studenti, d’ora in poi farà lo stesso effetto anche
ai prof, presidi e sostegno compreso. Da quest’anno infatti le
singole scuole dovranno rendere conto anche del loro profitto. E i
voti fioccheranno per tutti. La “pagella” arriverà nelle scuole
entro ottobre.
L’autovalutazione è un tema discusso da tempo, contestato e
appoggiato negli anni, ma che ora ha raggiunto la piena ufficialità
con la direttiva n. 11, del 18 settembre 2014,
sulle “Priorità strategiche del Sistema Nazionale di
Valutazione per gli anni scolastici 2014/15,2015/16 e 2016/17”.
Praticamente contiene la regolamentazione e gli obiettivi della
valutazione del sistema scolastico, compresa l’autovalutazione.
Per capire lo scopo dell’analisi, riportiamo fedelmente il
testo ministeriale:
La valutazione è finalizzata al miglioramento della qualità dell’offerta
formativa e degli apprendimenti e sarà particolarmente indirizzata:
• alla riduzione della dispersione scolastica e dell’insuccesso
scolastico;
• alla riduzione delle differenze tra scuole e aree geografiche
nei livelli di apprendimento degli studenti;
• al rafforzamento delle competenze di base degli studenti
rispetto alla situazione di partenza;
• alla valorizzazione degli esiti a distanza degli
studenti con attenzione all’università e al lavoro
QUALI INFORMAZIONI FINIRANNO NELL’ AUTOVALUTAZIONE? – Le
singole scuole, secondo le prime indiscrezioni, dovranno fornire
dati inerenti i percorsi formativi e la risposta dei ragazzi in
termini di apprendimento, considerando l’area geografica e il
contesto in cui si opera con un’attenzione a quanto accade dopo il
diploma. Nell’autovalutazione, infatti, potrebbe essere considerata
anche la scelta universitaria o lavorativa del diplomato.
ISPETTORI E PARAMETRI INTERNAZIONALI – Nell’ambito della
valutazione, questa volta esterna, sarà considerata anche la
presenza degli ispettori che andranno a valutare le singole scuole
dall’esterno, si tratta di dirigenti tecnici appositamente formati.
Oltre a questo, nel triennio preso in considerazione, l’Invalsi
garantirà comunque la presenza dell’Italia nelle indagini
internazionali come OCSE-PISA, IEA-TIMSS, IEA-PIRLS e TALIS.