L’organico funzionale limitato Lucio Ficara, La Tecnica della Scuola 20.10.2014
L'organico funzionale per servire davvero dovrebbe essere libero
da limiti e vincoli. E' molto improbabile che l'organico di cui
parla il Piano della "Buona Scuola" possa davvero risolvere i
problemi endemici del nostro sistema scolastico.
Bisognerebbe sapere che legislativamente l’organico funzionale
esiste già dal 2012, ma non è ancora stato attuato. Ma di quale
organico funzionale si sta parlando? Per chi ha “orizzonti limitati”
di comprensione legislativa, diciamo subito che si tratta di un
organico funzionale fortemente limitato e vincolato. In buona
sostanza si tratta di un organico funzionale solo nel nome ma non
nella realtà dei fatti. Infatti, è assolutamente vero che la legge 5
del febbraio 2012, all’art.50 comma 1 punto b, definisce, per
ciascuna istituzione scolastica, un organico dell'autonomia,
funzionale all'ordinaria attività didattica, educativa,
amministrativa, tecnica e ausiliaria, alle esigenze di sviluppo
delle eccellenze, di recupero, di integrazione e sostegno ai
diversamente abili e di programmazione dei fabbisogni di personale
scolastico, ma è altrettanto vero che nel punto e) dello stesso
comma è scritto che questo organico funzionale è definito nei limiti
previsti dall'articolo 64 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112,
convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, e
successive modificazioni e integrazioni, sulla base dei posti
corrispondenti a fabbisogni con carattere di stabilità per almeno un
triennio sulla singola scuola, sulle reti di scuole e sugli ambiti
provinciali, anche per i posti di sostegno, fatte salve le esigenze
che ne determinano la rimodulazione annuale.
Su questo specifico fatto si tende da parte di tutti a fare un
silenzio assordante, senza fare un’operazione di verità. L’organico
funzionale così come espresso dalla legge 5/2012 non consentirà alle
scuole di risolvere le reali esigenze di cui ha bisogno. |