Organico funzionale?
"Ma mi faccia il piacere" direbbe Totò
Reginaldo Palermo, La
Tecnica della Scuola 19.10.2014
La revisione del modello di gestione degli organici richiede
tempi lunghi e procedure complesse, per esempio necessita di una
revisione del contratto integrativo sulla mobilità.
E poi come si fa a usare l'organico funzionale per gestire gli
esoneri dei vicepresidi? E' impossibile: se in una scuola il
vicepreside insegna matematica non è detto che nell'organico
funzionale ci sia un docente della stessa disciplina.
Quello dell’organico funzionale sta diventando il tormentone
autunnale.
Il Ministro Giannini ne parla un giorno sì e l’altro pure
affannandosi a spiegare che con l’organico funzionale non ci saranno
più problemi nella gestione delle supplenze e che, come per incanto,
l’offerta formativa delle scuole raddoppierà in quantità e sul campo
Ma siamo sicuri che le cose stiano davvero così?
Qualche vero esperto di gestione degli organici ha spiegato al
Ministro come funziona la gestione degli organici?
Chi scrive non è un superesperto ma in 40 ani di lavoro nella suola
un po’ di esperienza sul campo se l’è fatta e qualche mezza idea su
quali potrebbero essere gli scenari futuri ce l’ha in mente.
Ora, nell’infanzia e nella primaria è facile ritenere che l’organico
funzionale possa essere utilizzato per le supplenze, dal momento che
quando si nomina un supplente si attinge da un’unica graduatoria
(qualche problema può esserci quando si deve sostituire un docente
che insegna inglese o un docente di sostegno, ma cerchiamo di non
sottilizzare troppo).
Nella secondaria (e soprattutto in quella di secondo grado) la
questione è molto più complicata. Per esempio, nel liceo X
l’organico funzionale potrebbe essere formato da un docente di
italiano e storia e da uno di matematica e fisica.
Che succederà allora quando bisognerà sostituire un insegnante di
lingua straniera?
Gli stessi problemi ci saranno per la sostituzione del docente
incaricato di collaborare con il dirigente: se nell’organico
funzionale c’è un insegnante della stessa classe di concorso, tutto
potrebbe filare più o meno liscio, ma se il vicepreside insegna una
disciplina diversa i nodi arriveranno inevitabilmente al pettine.
Oltretutto, rendiamoci conto che stiamo parlando di materia in ampio
divenire e sulla quale, inevitabilmente, dovrà esserci anche solo un
minimo di confronto con le organizzazioni sindacali, in quanto
l’organico funzionale nelle secondaria di secondo grado
scardinerebbe completamente l’organizzazione attuale.
Se poi l’idea di Giannini e dei suoi collaboratori fosse davvero
quella di dare il via ad un “organico di rete” non riusciamo neppure
ad immaginare quali potrebbero essere le difficoltà organizzative da
superare.
Basti un solo dato: il contratto integrativo sulla mobilità dovrebbe
tenere conto di queste importante novità. In genere di questi tempi
si inizia a lavorare per il contratto dell’anno successivo (per un
contratto cioè che contiene qualche modesto ritocco rispetto a
quello precedente).
Quest’anno, invece, si dovrebbe rivedere completamente il contratto
esistente (sulla base di quali norme, peraltro, non è neppure dato
di sapere).
E tutto dovrebbe essere pronto per settembre 2015?
Avrebbe detto il Principe Totò: “Ma mi faccia il piacere, mi
faccia!”