Prove Invalsi 2015, ecco il calendario completo dei test

Si inizia il 5 maggio con la scuola primaria, e le quinte superiori continuano a rimanere escluse. Più di due terzi degli insegnanti si dichiarano soddisfatti dei test.

di Gianluca Dotti, Wired.it 29.10.2014

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Anche nel 2015, quindi nella seconda parte dell’anno scolastico in corso, le quinte superiori non dovranno sostenere le prove Invalsi. A dare l’annuncio è stata la presidentessa dell’Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione Anna Maria Ajello, che ha anche comunicato a tutte le scuole il calendario completo delle prossime rilevazioni nazionali.

In particolare, lo svolgimento delle prove riguarderà gli stessi livelli scolastici delle edizioni precedenti. Ecco il dettaglio del calendario:

– il 5 maggio 2015 si inizia con la prova preliminare di lettura per le classi seconde della scuola primaria e la prova di italiano sia per la seconda che per la quinta, sempre della primaria;

– il 6 maggio 2015 ci sarà il test di matematica per la seconda e la quinta della scuola primaria, insieme al questionario studente per le sole classi quinte;

– il 12 maggio 2015 per le classi seconde della scuola superiore ci saranno la prova di matematica e quella di italiano, insieme al questionario studente per le sole classi seconde;

– il 19 giugno 2015 per le classi terze delle scuole secondarie di prime grado (ossia per le terze medie) ci saranno la prova di matematica e quella di italiano, all’interno della prova nazionale prevista con l’esame di Stato.

Anche per le rilevazioni 2015 saranno inviati gli osservatori esterni in alcune classi campione. All’interno delle scuole del campione, poi, saranno selezionate 1 o 2 classi, a seconda della dimensione della scuola.

Nel frattempo sono stati comunicati i risultati di un’indagine condotta dallo stesso istituto Invalsi dall’anno scolastico 2011/2012 in poi. Secondo il sondaggio che ha coinvolto quasi 10mila insegnanti di italiano e matematica delle scuole primarie e secondarie, il 70% circa degli insegnanti sarebbe soddisfatto dei questionari per quanto riguarda la reperibilità, la fruibilità delle informazioni e l’utilizzabilità dei risultati dei questionari. Il giudizio è complessivamente positivo anche per i 1561 dirigenti scolastici coinvolti nell’indagine. Le criticità emerse dal sondaggio riguardano soprattutto il contrasto tra la personalizzazione della didattica e la standardizza-zione delle prove, evidente soprattutto nella scuola primaria per gli alunni stranieri o con particolari bisogni educativi, ma anche tra i diversi indirizzi scolastici delle scuole superiori.