Con le 21mila nomine appena disposte il rapporto tra alunni e
docenti in Italia torna a scendere. Dai 21,5 di 12 mesi fa si è
passati agli attuali 21,4. È uno dei tanti numeri forniti ieri dal
ministro durante l’audizione davanti alla commissione Cultura della
Camera sull’inizio dell’anno scolastico.
Le immissioni in ruolo
Dopo i ringraziamenti di rito alle strutture ministeriali, agli
uffici scolastici regionali e a tutte le istituzioni scolastiche ed
educative per aver assicurato l’inizio regolare delle lezioni la
responsabile del Miur si è soffermata sulle immissioni in ruolo.
Sottolineando come siano state effettuate 21.653 assunzioni di
docenti di cui 9.148 su posti di sostegno e 12.505 su posti comuni.
Tutte con decorrenza giuridica ed economica dal 1° settembre 2014.
Ma le operazioni di nomina non sono ancora terminate. In seguito
alle rinunce per opzioni effettuate dagli insegnanti per altre
classi di concorso, il ministro conta di arrivare a 28.567
stabilizzazioni entro il 15 ottobre. Nel frattempo - ha spiegato
l’ex rettore dell’università per stranieri di Perugia - sono state
concluse le operazioni di immissione in ruolo del personale
amministrativo tecnico e ausiliario per 4.556 unità.
La popolazione studentesca
Quest'anno le porte della scuola si sono aperte per 7 milioni
882mila alunni. Con un aumento di 1.659 classi. Ne è derivata una
diminuzione del rapporto complessivo alunni-classi che passa da 21,5
dello anno scolastico 2013/14 a 21,4 di quest'anno. Una diminuzione
che ha interessato soprattutto la scuola dell'infanzia, elementari e
le medie. Viceversa c’è stato una crescita degli alunni che hanno
optato per il tempo pieno: sono 15.171, il 2% in più dell’anno
scorso. In aumento, soprattutto al Mezzogiorno, il numero di alunni
disabili. Sempre a proposito di disabilità il ministro ha ricordato
che sono 103 i centri di supporto territoriale (cosiddetti Cts) che
forniscono consulenza alle scuole, grazie al contributo di docenti
specializzati e che potranno avvalersi della collaborazione dei
Centri per l'inclusione (Cti), già presenti in alcune regioni.
La formazione degli adulti
Un pensiero Giannini l’ha rivolto alla formazione degli adulti.
Fornendo la mappa delle nuove istituzioni scolastiche create ad hoc:
i Centri per l'istruzione degli adulti (Cpia). Ne sono stati
attivati 56. Di cui 10 in Piemonte, 19 in Lombardia, 4 in Friuli
Venezia Giulia, 2 in Veneto, 7 in Emilia Romagna, 8 in Toscana, 1 in
Umbria e 5 in Puglia. La prossima settimana riceveranno i codici
meccanografici che stanno aspettando; dopodiché le loro attività
potranno partire.
La consultazione sulla «buona scuola»
Nel ricordare i capisaldi della riforma proposta dal governo con le
linee guida il ministro ne ha approfittato per fornire un
aggiornamento sui dati della consultazione online, che è partita il
15 settembre e si concluderà il 15 novembre. Finora - ha spiegato -
ci sono stati 248mila contatti diretti al
sito della
Buona Scuola . «Nella sezione questionario - ha aggiunto - ci
sono decine di migliaia di proposte e poi qualche centinaio di
proposte autonome. C'è una soddisfazione quantitativa elevata. Ci
auguriamo che il lavoro dei parlamentari possa alimentare il
dibattito».