La legge di stabilità 2015 si annuncia piena di novità per gli
insegnanti. Come conferma la bozza del provvedimento che è stato
approvato mercoledì in Consiglio dei ministri e che Scuola 24 è in
grado di anticipare: via al piano di stabilizzazioni previsto dalla
«buona scuola»; addio ai membri interni alla maturità; stop agli
incarichi di un giorno; cancellazione dei distacchi di personale.
Vediamole nel dettaglio.
Fondo per la «buona scuola»
Partiamo dalle conferme. Lo svuotamento delle graduatorie a
esaurimento a partire dal prossimo anno scolastico si farà. Come
testimonia la creazione di un contenitore ad hoc (il «Fondo per la
realizzazione del piano “La buona scuola”) da un miliardo nel 2015 -
che al netto diventano i 500 milioni annunciati dal premier Matteo
Renzi nella conferenza stampa post Cdm, ndr - e 3 miliardi nel 2016.
Risorse che andranno usate - si legge nell’articolo 3 del ddl
stabilità - con «prioritario riferimento alla realizzazione di un
piano straordinario di assunzioni di docenti». Si tratta delle
148.100 stabilizzazioni di precari previste dalle linee guida del
governo. Gli eventuali fondi che avanzeranno verranno utilizzati per
finanziare i progetti di alternanza scuola-lavoro.
Blocco degli scatti
Allo stesso modo degli altri dipendenti pubblici anche i docenti
verranno interessati dal blocco economico dei contratti pubblici.
Una misura che per l’intera Pa dovrebbe valere tra i 2,1 e i 2,5
miliardi di euro. Il blocco riguarderà anche l'indennità di vacanza
contrattuale, che non verrà più recuperata, e gli automatismi
stipendiali del personale non contrattualizzato.
Esami di maturità
L’altra novità non è di poco conto.
Come già raccontato ieri le nuove commissioni di maturità
saranno formate non più da tre membri interni e tre esterni, bensì
da sei professori interni. L’unico a venire da fuori sarà il
presidente, che sarà anche l’unico commissario retribuito per
l’incarico. Una notizia che non farà di certo piacere ai docenti
(due in rappresentanza della prima prova, due della seconda e due
per le altre materie d’esame) chiamati al ruolo di membri interni
per i prossimi esami di Stato, dal momento che dovranno farlo a
costo zero.
Addio supplenze brevi
Allo
stesso modo del personale Ata anche gli insegnanti dovranno dire
addio alle supplenze brevi. Più nel dettaglio, l’articolo 28, comma
9, della bozza di ddl stabilisce che i dirigenti scolastici, a
partire dal 1° settembre 2015, non possano più conferire supplenze
per il primo giorno di assenza. La ratio alla base della norma, come
esplicita la relazione illustrativa, è quella di utilizzare di
attingere all’organico funzionale che verrà messo su grazie al piano
di assunzioni.
Stop ai distacchi
Sempre a partire dal prossimo 1° settembre i docenti (così come il
personale della scuola nel suo complesso) non potranno più essere
posti in posizione di comando, distacco, fuori ruolo o qualsiasi
utilizzazione presso un’altra pubblica amministrazione. Oppure
presso Consob, Authority, fondazioni o enti comunque denominati.
Educazione fisica
Novità all’orizzonte anche per i professori di educazione fisica.
Nel modificare l’articolo 307 del Testo unico della scuola il
disegno di legge elimina la figura del coordinatore provinciale dei
progetti di avviamento della pratica sportiva, che oggi gode
dell’esonero dall’insegnamento. Anziché uno per provincia come
accade oggi, dal 1° settembre ce ne sarà uno per regione. E dovrà
occuparsi di coordinare sia i progetti regionali che quelli
nazionali.