Legge di Stabilità e riforma pensioni

  Pensioni blog, 10.10.2014

C’è chi auspica che la prossima legge di Stabilità preveda quegli interventi sulla riforma pensioni attuale che finora sono stati proposti, studiati, approvati, da cui si sono prese le distanze per mancanza di risorse finanziarie, ma che in realtà possono tranquillamente essere messi in atto perché a costo zero. Tutte le idee proposte, infatti, prevedono penalizzazioni a fronte della scelta di uscita anticipata dal lavoro. E ciò significa che decidere di andare in pensione prima comporterà ai lavoratori la perdita di ‘qualcosa’ in modo da non prevedere risorse aggiuntive da utilizzare.

Tuttavia decidere se intervenire sulla riforma pensioni, o meno, e se farlo, in tempi brevi, dipende, ad oggi, esclusivamente dal mondo politico. Forze sociali ed anche diverse organizzazioni, tra cui il Fondo Monetario Internazionale, spingono da tempo ormai perché il governo Renzi proceda ad una revisione del sistema pensionistico italiano, troppo costosa la spesa per le pensioni, troppo iniquo il funzionamento.

A proposito ha parlato il viceministro dell’Economia Morando spiegando che “con la legge di Stabilità si farà un intervento di circa 15 miliardi per il rilancio dell’economia e che ci sarà spazio anche per confermare gli sgravi Irpef per le ristrutturazioni e il cosiddetto ecobonus, una misura che sta funzionando bene e che sta aiutando il comparto dell’edilizia drammaticamente sofferente per la crisi. Una manovra lorda che ammonterà complessivamente a circa 20 miliardi”.

Sulle misure della spending review che ci saranno nella nuova Legge di Stabilità Morando ha precisato che “le ipotesi sono state definite in sede tecnica anche sulla base del lavoro preziosissimo del commissario Carlo Cottarelli. Tutti gli elementi della revisione della spesa sono oggetto dell’attenzione della politica che dovrà operare delle scelte”.

Infine, il ministro Maria Elena Boschi, sottolinea che per il governo Renzi è importante affrontare la “staffetta generazionale” portando avanti l’iniziativa del ministro della Pubblica amministrazione e Semplificazione Marianna Madia che con la pensione anticipata ai lavoratori statali contenuta nella riforma PA e pensioni pensa di poter creare, 15.000 nuovi posti di lavoro per i giovani nel pubblico impiego.