Governo, sarà Davide Faraone a fare il viceministro al posto di Roberto Reggi Alessandro Giuliani, La Tecnica della Scuola 28.10.2014
Il nome del
nuovo sottosegretario all’Istruzione verrà reso noto entro poche ore
ma viene dato per certo il deputato siciliano, che ha lasciato
l’incarico di responsabile Scuola Pd proprio per ricoprire un ruolo
nel Governo. E siccome è uno dei ‘delfini’ del premier, che tiene
tanto all’istruzione… Per Faraone, però, si prospetta un duro
impegno: il rischio è che assieme a Renzi sottovaluti i sindacati. Anche le parole di Faraone, rilasciate nel corso della Leopolda di Firenze, confermano che toccherà a lui prendersi il posto di una due poltrone rimaste vuote nel sottogoverno (l’altro è all'Economia e al posto di Giovanni Legnini sembra che arrivi Fabio Melilli): “sul piano scuola del governo Renzi – ha detto il renziano Faraone, sposando la linea di Reggi, un altro dei ‘delfini’ del premier -, si va avanti determinati perché su questo si gioca e si misura il grado e la qualità della proposta riformista di questo governo. Abbiamo una proposta di riforma che rivoluzionerà la scuola italiana, è una scuola che non ha funzionato negli ultimi anni”. Per Faraone si prospetta un duro lavoro: diverse parti del piano "La Buona Scuola" sono sempre più osteggiate dai sindacati, ancora più indispettiti dai tagli inaspettati contenuti nella Legge di Stabilità. E anche le ultime parole del premier sui rappresentanti dei lavoratori ("se vogliono fare le leggi si facciano votare in parlamento") fanno presagire che la tensione sia destinata a salire. Soprattutto nel settore dell'Istruzione, dove tradizionalmente i sindacati sono forti. E senza il loro via libera, in passato è saltato più di un ministro. E messo in crisi diversi governi. Un "particolare" che forse andrebbe ricordato all'attuale premier e al suo entourage. Nelle stesse ore, sempre in settimana, sarà resa pubblica anche la scelta del nuovo ministro degli Esteri. Da Palazzo Chigi, scrive l’Ansa, fanno sapere che quando il primo novembre inizierà il mandato di Federica Mogherini alla guida della politica estera dell'Ue, sarà già noto il nome del suo successore alla Farnesina: da giorni si 'quotano' in discesa le chance del viceministro Lapo Pistelli, in un primo momento considerato il successore più naturale della Mogherini. Anche il nome del vicepresidente della Camera Marina Sereni sembra perdere quota. Mentre in ambienti di governo si segnala in grande ascesa l'ipotesi che il delicato incarico vada alla giovane Lia Quartapelle, 32 anni, ricercatrice all'Ispi prima di diventare deputato. Vera outsider, Quartapelle, riferisce chi le ha parlato in giornata, non crede di avere chance ("Non esageriamo", ha scritto ieri su Twitter) rispetto, ad esempio, a un profilo come quello di Elisabetta Belloni, direttore generale per le risorse umane della Farnesina. |