Contrordine sulla maturità. Le commissioni cambieranno già da quest’anno scolastico e per la maturità 2015 entreranno in vigore i risparmi e dunque le commissioni completamente interne.
Lo prevede un emendamento alla Legge di stabilità approvato mercoledì 26 dalla commissione Bilancio della Camera. Peccato che meno di un mese fa il premier Renzi e il ministro Giannini avessero invece già corretto il tiro dopo settimane di voci sulla possibilità di cambiare l’esame di Stato, certificazione finale e con valore legale del percorso di studi dei ragazzi italiani, per risparmiare 140 milioni di euro: sia il premier che la ministra avevano deciso di rinviare al 2016 l’introduzione di nuovi criteri.
E invece se al Senato non si cambierà idea entro febbraio dovrà arrivare un decreto del ministero dell’Istruzione con i nuovi criteri per la composizione delle commissioni degli esami di maturità, da applicare già a partire dall’anno scolastico in corso.
L’emendamento al ddl stabilità, presentato da Rocco Palese (Fi), stabilisce che entro lo stesso termine il Miur, di concerto con il ministro dell’Economia e delle finanze, dovrà definire i compensi dei componenti della commissione. I risparmi che deriveranno dall’introduzione dei nuovi criteri resteranno a disposizione del Miur «per l’attuazione degli interventi previsti nel Piano La Buona Scuola».