Riforma Pensioni: contributivo, no penalizzazioni, quota 96 e altri emendamenti approvati e bocciati ufficiali Legge Stabilitą

Legge di Stabilitą ed emendamenti per interventi su riforma pensione: quali bocciati e quali passati. Cosa prevederą la nuova Manovra?

di Marianna Quatraro, Business on line, 28.11.2014

Bocciati gli emendamenti sui Quota 96 e nuova delusione per i lavoratori della scuola che dopo la sentenza della Corte di Giustizia europea sull'assunzione di 250 mila precari della scuola hanno nuovamente visto svanire le loro speranze di pensionamento per l'anno prossimo. Tra le novitą, bocciato anche l’emendamento per l’estensione del sistema contributivo per modificare la riforma pensioni ma l’iter per l’approvazione della Legge di Stabilitą č ancora lungo potrebbero arrivare ancora nuovi emendamenti in merito fino alla terza lettura.

E', invece, passato l'emendamento proposto dalla Gnecchi del Pd per l’eliminazione delle penalizzazioni per chi vuole andare in pensione prima dei 62 anni se maturati i contributi (42 anni e 6 mesi se uomo e 41 e 6 mesi se donna). La misura dovrebbe valere sui trattamenti pensionistici a partire dal primo gennaio 2015 e varrą solo per coloro che maturano i requisiti di anzianitą contributiva entro il 31 dicembre 2017. Stop anche alle pensioni d’oro dei ‘grand commis’ di Stato.

La misura riguarderebbe circa 160 mila lavoratori che, grazie a stipendi particolarmente elevati e a coefficienti di trasformazione alti dovuti all'etą avanzata, con il sistema contributivo ora godono di prestazioni anche superiori al 110-115% dell’ultimo stipendio.

Tra le altre novitą passa anche l'emendamento che permette agli operai esposti all’amianto per un periodo superiore ai dieci anni il riconoscimento della maggiorazione della pensione finale, come previsto prima della riforma del 2003. Nessuna novitą positiva, invece, per esodati e lavoratori ferrovieri; nessun piano di uscita anticipata prevista ma dal prossimo anno potrebbero essere prepensionati con le vecchie regole pensionistiche i dipendenti delle province che potrebbero rientrare negli esuberi previsti dalla legge Delrio.Secondo le stime, potrebbero esserci circa 20mila possibili esuberi.