Gli Italiani non sanno l’inglese Pasquale Almirante, La Tecnica della Scuola 16.11.2014
Secondo l’indagine Ef su 63 Paesi l’Italia è al 26° posto nel mondo. Migliora, ma non è sufficiente per il lavoro. Al top la Danimarca Lo strumento utilizzato, con cui sono stati testati 750 mila adulti in 63 Paesi, si allinea al Quadro Comune di Riferimento Europeo per le Lingue Straniere, secondo il livello di competenza alto: B2; buono, medio e basso B1 e molto basso il livello A2. Siamo dunque indietro rispetto alla media europea, «soprattutto nell’uso dell’inglese in ambito lavorativo», mentre 7 paesi europei sono nella fascia «alto livello di competenza» (tra 63 e 69 punti), undici a livello «buono», tredici nella fascia «media», in cui compare, appunto, l’Italia. Nessuna nazione d’Europa tra i trenta con livello «basso» e «molto basso». «Ci sono però molti segnali positivi per il futuro: la conoscenza dell’inglese tra gli italiani che hanno meno di 35 anni è superiore rispetto agli altri adulti, il che indica che i cambiamenti operati nel sistema educativo per l’insegnamento dell’inglese stanno iniziando a dare frutti». Per trovare il rapporto più alto di competenza in inglese bisogna andare nei Paesi Scandinavi continuano ad avere il più alto livello di competenza in inglese, mentre «la padronanza dell’inglese in Europa continua a essere notevolmente superiore rispetto alle altre regioni e continua a migliorare». Le donne parlano inglese meglio degli uomini, sia a livello internazionale che in quasi tutti i paesi analizzati singolarmente, come accade in Lombardia che è la regione italiana che ha il miglior punteggio e che è anche la regione con il maggior numero di studenti che frequentano corsi di lingue e programmi di formazione all’estero. La padronanza dell’inglese inoltre resta, come sostengono gli esperti, un indicatore fondamentale della competitività economica di un Paese ed è fortemente correlata al reddito, alla qualità della vita, alla facilità di fare impresa e di competere sui mercati internazionali. I paesi dove il livello è medio-basso, sono anche spesso quelli in situazione di stagnazione o recessione: Francia, Spagna e Italia. In matematica si dice: c.v.d. |