Diploma magistrale e mobilità: Miur incerto su validità per passaggio scuola infanzia

di Lalla,  Orizzonte scuola 20.11.2014

Incontri Miur - sindacati per la stesura del testo di Mobilità per l'a.s. 2015/16. Miur confuso su valore abilitante diploma magistrale conseguito entro a.s. 2001/02 ai fini della mobilità professionale.

Finora, i testi del contratto di mobiltà hanno presentato questa ipotesi

Possono richiedere il passaggio nel ruolo della scuola primaria, purché in possesso del titolo di abilitazione all'insegnamento nelle scuole primarie:

a) il personale insegnante delle scuole dell'infanzia;

b) il personale insegnante nelle scuole secondarie di I e II grado ed artistica appartenenti sia ai ruoli dei laureati sia ai ruoli dei diplomati;

c) il personale educativo;

Il titolo di abilitazione può essere stato conseguito con

  • concorsi per titoli ed esami indetti antecedentemente al DDG 82/2012

  • Sessioni riservate di abilitazione (D.M. 85/2005, D.M. 21/2005, D.M. 100/2004; O.M. 153/1999, O.M. 33/2000, O.M. 3/2001, ecc.)

  • laurea in scienze della formazione primaria indirizzo primaria

Ma "conservano valore di abilitazione all'insegnamento nella scuole elementare i titoli di studio conseguiti al termine dei corsi quadriennali e quinquennali sperimentali dell'istituto magistrale, entro l'a.s. 2001/02, ai sensi del DM 10/03/1997".

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Pertanto chi è in possesso del diploma magistrale conseguito entro l'a.s. 2001/02 ha sempre potuto presentare domanda volontaria di passaggio di ruolo nella scuola primaria.

Le Organizzazioni sindacali hanno cheisto al Miur di considerare validi, anche per il passaggio nella scuola dell'infanzia, i titoli di studio conseguiti al termine dei corsi quadriennali e quinquennali sperimentali dell'istituto magistrale e quello di diploma di scuola magistrale entro l'a.s. 2001/02, in virtuà del parere del Consiglio di Stato, già recepita dal Ministero in fase di stesura delle graduatorie di istituto 2014/17.

Sarebbe assurdo considerare abilitante un titolo ai fini dell'iscrizione nelle graduatorie di istituto (aperte sia ai docenti precari che di ruolo), per poi negare la validità dello stesso titolo ai fini della mobilità professionale.

Ma tant'è... il Miur deve approfondire. Ma ci chiediamo, la scorsa estate, quando già era noto tale problema, come si è risolto?

 

 

Il Ministero risponde ad una interrogazione parlamentare presentata dall'On Giancarlo Giordano circa l'eventuale inserimento degli iscritti in seconda fascia delle Graduatorie ad esaurimento.

All'interrogazione ha risposto il Sottosegretario Angela D'Onghia. Il Ministero ha ricordato che la legge n. 296 del 2006, ha trasformato le graduatorie permanenti in graduatorie ad esaurimento (G.A.E.), allo scopo di porre rimedio al fenomeno del precariato storico nella scuola. Una loro riapertura necessiterebbe di un intervento normativo, cosa che, afferma la D'Onghia, si porrebbe in aperto contrasto, tra l'altro, con il proposito dell'attuale governo di sanare la situazione di precariato in cui versa una parte considerevole dei docenti.

Il Sottosegretario ha, infatti, ricordato che nel rapporto "La Buona Scuola" si anticipa un piano straordinario di assunzione volto all'assorbimento ed esaurimento effettivo delle graduatorie. "L'abilitazione che si consegue al termine del T.F.A. - afferma la D'Onghia - consente esclusivamente l'accesso alle graduatorie di istituto di seconda fascia, ma non alle graduatorie ad esaurimento. Ciò costituisce la logica conseguenza della chiusura delle graduatorie permanenti e della loro trasformazione in graduatorie ad esaurimento".

"Gli abilitati T.F.A. - ricorda - potranno, comunque, accedere ai futuri concorsi per titoli ed esami, che costituiranno l'unica forma di reclutamento per le immissioni in ruolo dei docenti d'ora in avanti. Ciò in ossequio anche al dettato costituzionale secondo cui l'ingresso nella pubblica amministrazione è consentito solo mediante concorso pubblico. Il Piano governativo de "La Buona scuola", peraltro, assicurerà l'effettivo svolgimento dei concorsi a copertura di tutti i posti che si renderanno vacanti e disponibili dall'anno scolastico 2016/2017 in poi, grazie al preventivo esaurimento delle G.A.E. entro il prossimo anno scolastico 2015/2016." Pertanto non viene ravvisata alcuna disparità di trattamento.