Se il prof è contestato Pasquale Almirante, La Sicilia 9.11.2014 I giorni di chiusura della scuola disposti dal prefetto a causa di un evento calamitoso non dovranno essere recuperati dagli studenti. E, qualora non si raggiungesse la soglia minima di 200 giorni complessivi di lezione, l'orientamento prevalente è quello di soprassedere. Lo scriviamo per smorzare le ansie di alunni e famiglie, nella certezza che i dirigenti già lo sappiano. Ciò che invece pone ai presidi qualche problema riguarda il caso segnalato da un portale di studenti. Tre sezioni di una scuola superiore hanno chiesto al dirigente, con documento scritto, se fosse possibile cambiare la prof di scienze umane che, a loro dire, starebbe creando forte «disagio» in quanto non ritengono che «questa insegnante sia in grado di sviluppare in modo adeguato il programma, riscontrando parecchie difficoltà nel capire le spiegazioni, nelle valutazioni e in generale nel confronto con l'insegnante». E che non sia la lamentela di una sola classe lo evidenza il fatto che siano tutte e tre le sezioni dove la prof insegna. Che fare allora? È possibile sospendere un docente perché non sa spiegare, non sa tenere la classe, non vuole riprendere argomenti, corregge superficialmente i compiti, assegna voti in modo arbitrario? Cambiare di sezione o addirittura trasferire un professore di ruolo in un altro istituto non è cosa semplice, meno che mai licenzialo. Né d'altra parte il dirigente scolastico può fare molto, benché potrebbe portare la delicatissima materia al Consiglio di istituto e al collegio dei docenti o segnalarlo all'Usr. Ma sarebbe una sorta di processo i cui esiti sarebbero solo penosi e umilianti, e non solo per il docente "incriminato", ma anche per i suoi colleghi. Manca dunque una normativa precisa sulla questione che non è di scarso rilievo, anche se pericolosa. Allo stato attuale il preside può sospendere il professore per un massimo di 10 giorni. Ma dopo? Dove e come ricollocarlo? Per tutte le sanzioni più gravi dovrebbe pensarci l'Ufficio provvedimenti disciplinari, che si muove però in casi molto gravi, mentre sulla sua capacità didattiche non ci sono altre vie. Per il licenziamento il docente deve aver ricevuto condanne, avere avuto comportamenti molto aggressivi, o avere mostrato documentazioni false per progredire nella carriera. Ma sulla questione posta dagli alunni, l'unica possibilità è un richiamo formale della dirigenza, ma se è autorevole. |