Il liceo classico è assolto, ma va riformato Alessandro Giuliani, La Tecnica della Scuola 14.11.2014
È questa la sentenza che ha concluso a Torino il processo al liceo più antico d’Italia: premesso che non deve avere atteggiamenti di superiorità, il Classico è assolto, perché "il fatto non sussiste" in quanto non produce inefficienze. I limiti attuali sarebbero colpa del Miur, che è venuto “meno al dovere di fornire alla scuola risorse personali e strutturali assolutamente necessarie per il suo funzionamento”. La Corte presieduta dal procuratore capo di Torino Armando Spataro ha dunque sollecitato una riforma del liceo classico troppo a lungo rinviata e ha ammonito chi studia al liceo classico: non deve avere atteggiamenti di superiorità. Per quanto riguarda la riforma, la Corte manda gli atti al Pm "perché promuova indagini preliminari in ordine a eventuali responsabilità per mancata o distorta opera riformatrice della scuola italiana". "Spetta al Pubblico Ministero - si legge nel dispositivo - indagare su eventuali comportamenti omissivi di chi, avendo responsabilità di governo, non ha attuato la riforma, venendo anche meno al dovere di fornire alla scuola risorse personali e strutturali assolutamente necessarie per il suo funzionamento". Il problema è che la riforma, anche se incompleta, c’è stata. E quest’anno entrerà a regime con la prima maturità classica dei programmi Gelmini. Attuarne subito un’altra sarebbe forse affrettato. Ma visto che siamo in Italia, non si sa mai. |