Esplora il significato del termine: Tutto da rifare. Oltre 11mila persone dovranno ripetere i test d’ingresso alle scuole di specializzazione di medicina per una «grave anomalia nella somministrazione delle prove scritte». Lo comunica il Miur dopo una ricognizione avvenuta a fine prova venerdì sera. Erano 12.168 i candidati che in tutta Italia mercoledì 29 e venerdì 31 ottobre hanno sostenuto i quiz del primo concorso nazionale per essere ammessi alle Scuole di specializzazione in Medicina. Ma per 11.242 di loro c’è stato un problema.
Scambio di domande
Il Cineca, il consorzio interuniversitario che si occupa dei test,
venerdì sera ha fatto sapere al ministero dell’Istruzione che c’è
stato «un errore nella fase di codifica delle domande durante la
fase di importazione». Cioè: sono stati invertiti i quiz del 29
ottobre con quelli del 31. Ma solo per le domande generali che
riguardavano le aree Medica e dei Servizi clinici, 30 per ogni area.
I candidati che hanno affrontato tutte le 60 domande sono 8.319, cui
si aggiungono i 2.125 che hanno sostenuto i quiz solo dell’area
Medica e i 798 dei Servizi clinici: tutti loro dovranno ripetere la
prova fissata nell’unica data del 7 novembre prossimo nelle stesse
sedi dell’altra. Il Miur li sta avvisando attraverso il sito
riservato a loro e il portale
www.universitaly.it.
Regolari gli altri test
Nessun problema invece per le 10 domande specifiche delle altre aree
così come quelle con i 70 quiz comuni a tutti i candidati e quelle
dell’area chirurgica. Il ministro Stefania Giannini quindi lunedì
firmerà il decreto di annullamento delle sole prove invertite e
indirà i nuovi test d’ingresso.
Le scuse del Cineca
Il consorzio Cineca fa sapere di assumersi «la piena responsabilità
per l’errore commesso» e annuncia che si farà carico di spese e
eventuali danni procurati agli studenti per il rifacimento della
prova» e «porge le più profonde scuse per l’accaduto ai candidati,
alle loro famiglie, al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e
della Ricerca e al Governo».
Rabbia tra i candidati
Ma intanto si scatena la rabbia in rete (e fuori) dei candidati che
dovranno ripetere il test e tornare nelle sedi degli esami. E su
Twitter è partito l’hashtag #12milaborse con i candidati che si
fanno fotografare in camici bianchi. L’Unione degli Universitari
parla di «ennesimo incredibile errore che andrà a falsare l’intera
veridicità della prova». E il coordinatore Gianluca Scuccimarra
ribadisce che «il sistema di selezione dei test, come per l’accesso
ai corsi di laurea in medicina e chirurgia, si dimostra ancora una
volta tutt’altro che infallibile e non si può più prescindere da un
suo completo ripensamento». L’unica soluzione è: «Ripensare
concretamente tutto il settore della formazione medica, dal sistema
di accesso al corso di laurea fino al finanziamento vero delle
specializzazioni e al conseguente aumento del numero di borse fino
alla totale copertura richieste».
Causa collettiva
E subito il Codacons annuncia una «causa collettiva di risarcimento
danni contro il Miur e il Cineca»: «È un vero scandalo - dice il
presidente Codacons Carlo Rienzi -, ora oltre al danno economico si
profila un danno morale incalcolabile in relazione allo stress e
alla preoccupazione di chi dovrà sottoporsi ancora una volta ad una
prova delicatissima». Perciò l’associazione dei consumatori «ha
deciso di citare in giudizio il Cineca per l’errore materiale e il
Miur per i mancati controlli che hanno concorso a determinare la
cancellazione delle prove».