Legambiente: Il rapporto 2014 «Ecosistema Scuola» su strutture e servizi nei capoluoghi italiani: il Nord guida la classifica dell’edilizia scolastica di qualità - Il Miur: «La sicurezza è priorità del Governo» di Alessia Tripodi, Il Sole 24 Ore 14.11.2014 Scarica il dossier integrale di Legambiente
Quasi una scuola su tre ha bisogno di interventi urgenti di manutenzione, il 41,2% si trova in aree a rischio sismico ma appena il 22,2% ha effettuato la verifica di stabilità, scendono gli investimenti medi per la manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici. E nella graduatoria della qualità dell’edilizia scolastica italiana vincono le città del Nord. Per effetto della crisi calano i servizi di scuolabus e le mense bio. E’ la fotografia scattata dal rapporto «Ecosistema Scuola», l’indagine annuale sulle strutture e dei servizi della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado di 94 capoluoghi di provincia realizzato da Legambiente e presentato ieri a Roma. Ma il Miur assicura: «Stiamo passando da emergenza a programmazione, l’edilizia scolastica è priorità per il Governo».
Anche quest'anno i dati di Legambiente sono poco rassicuranti: il 58% delle scuole è stato costruito prima dell’entrata in vigore della normativa antisismica del 1974, il 9,8% degli edifici si trova in aree rischio idrogeologico, il 41,2% in aree a rischio sismico e l’8,4% a rischio vulcanico. Calano al 30,9% gli edifici dotati dei certificati essenziali come quello della prevenzione incendi, mentre solo 22,2% sono le scuole dove è stata effettuata la verifica di vulnerabilità sismica. Diminuiscono po i fondi destinati alla manutenzione ordinaria e straordinaria, un calo che - segna il rapporto - coinvolge anche quelle regioni storicamente virtuose come l’Emilia Romagna ed il Piemonte, che tornano a dichiarare interventi di manutenzione urgenti rispettivamente di circa il 20% e il 34% in più di scuole rispetto al 2009. «La messa in sicurezza e la riqualificazione energetica degli edifici scolastici - ha detto Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente - devono essere uno degli obiettivi prioritari di questo Paese e un’occasione dalla quale partire per contribuire alla rigenerazione urbana e per questo proponiamo al Governo Renzi di vincolare i prossimi finanziamenti, che erogherà alle Amministrazioni, a progetti che uniscano messa in sicurezza e abbattimento dei consumi energetici del 50% rispetto ai consumi di partenza della scuola».
Ma accanto alle emergenze, dice Legambiente, ci sono anche le esperienze e le eccellenze che fanno ben sperare. A guidare la graduatoria della qualità dell’edilizia scolastica anche quest’anno sono sempre le città del nord, con Trento in prima posizione seguita da Pordenone e Forlì. Unica eccezione è la città di Prato in quarta posizione, seguita da altre città del nord: Reggio Emilia (5º), Piacenza (6º), Sondrio (7º), Bergamo (8º), Verbania (9º) e Bolzano (10º). Il sud rimane ancora indietro e compare solo a metà classifica con Lecce (21°). Tra le novità di quest'anno, c’è da segnalare invece il ritorno in graduatoria di Roma (che ha fornito dati sufficienti per essere inserita in graduatoria) e di Verona. C’è poi il nuovo ingresso di Aosta che per la prima volta ha partecipato all’indagine di Legambiente.
Nelle scuole diminuiscono i pasti interamente biologici, presenti solo nel 4,8% delle mense scolastiche contro l'8,5% del 2012. Il 28,9% degli edifici è dotato di cucine interne alle scuole, mentre il 65,1% delle mense scolastiche serve l’acqua del rubinetto. Sul fronte dei servizi, dice Legambiente, crescono gli edifici dotati di strutture per lo sport (dal 52,2% del 2012 al 60% del 2013), mentre calano le scuole con giardini o aree verdi disponibili (72,4%), le biblioteche per ragazzi all’interno delle scuole (34,7%), gli edifici in Ztl (4%) e in Zone 30 (7,3%). La diminuzione di fondi a disposizione dei Comuni ha un impatto negativo sui servizi di mobilità casa-scuola: secondo i dati calano al 22,5% le scuole dotate di servizio scuolabus (contro il 30% del 2013) e pedibus che va dal 6,9% del 2012 al 5,2% del 2013. Per quanto riguarda gli edifici scolastici esposti a situazioni di rischio ambientale indoor e outdoor, il 92,2% dei comuni ha effettuato monitoraggi sulla presenza di amianto negli edifici scolastici, mentre preoccupa - secondo Legambiente - la diminuzione dei casi certificati di amianto che passano dal 10,5% del 2012 al 7,5% del 2013 e quelli relativi ai casi sospetti che scendono dal 2,2% del 2012 allo 0,1% del 2013.
«Vogliamo essere sempre più incisivi con l'emergenza per rendere sicure le nostre scuole e lo stiamo facendo con determinazione» e «non è un caso se questo governo abbia deciso, fin dal suo insediamento, di partire dalla scuola e dagli interventi in materia di edilizia scolastica». Così il sottosegretario all’Istruzione, Davide Faraone, ha commentato i dati di Legambiente, ricordando che «la scelta di avere una specifica Struttura di missione a Palazzo Chigi e una Direzione generale dedicata dimostra concretamente la volontà di costruire scuole coerenti con il progetto di Buona Scuola». Faraone ha poi ricordato i principali filoni di intervento in edilizia scolastica. «Questo governo ha destinato all’edilizia risorse per circa 3 miliardi e altre ne arriveranno nei prossimi anni: il piano per l’edilizia di #scuolebelle, #scuolenuove e #scuolesicure (1,4 miliardi), i mutui agevolati con la Bei, la Banca Europea per gli Investimenti (1,2 miliardi), i fondi PonIstruzione (400 milioni), lo #sbloccaitalia e la destinazione dei proventi dell'8x1000 (non ancora quantificabili), sono le linee di finanziamento principali». |