Invalsi: ecco come le scuole attueranno l’autovalutazione Alessandro Giuliani, La Tecnica della Scuola 9.11.2014
L’Istituto nazionale fa il punto sul Progetto “Valutazione e Miglioramento”, avviato nell’ambito della sperimentazione nazionale sulla valutazione esterna e interna degli istituti: c’è una consapevolezza crescente da parte delle scuole, più difficoltoso progettare azioni di miglioramento con un’adeguata pianificazione delle risorse necessarie. Da quest’anno scolastico tutte le scuole, in base alla Direttiva del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca (MIUR) del 18 Settembre 2014, dovranno eseguire l’autovalutazione attraverso un formato comune, predisposto da un gruppo di lavoro MIUR-INVALSI sulla base di alcune vaste sperimentazioni condotte dall’Istituto. E’ giunta in questi giorni a conclusione la seconda fase del Progetto “Valutazione e Miglioramento” (VM), promosso dall’Ufficio IV- Direzione Generale Affari Internazionali del MIUR e finanziato tramite fondi strutturali europei, che ha sperimentato pratiche valutative esterne e interne ai fini della promozione di azioni di miglioramento in un campione rappresentativo di 408 istituti comprensivi, a cui sono state aggiunte 25 scuole secondarie di secondo grado delle Regioni Obiettivo (Calabria, Campania, Puglia, Sicilia) aderenti al progetto su base volontaria. L’INVALSI, al termine della sperimentazione, ha raccolto oltre 300 Piani di Miglioramento stilati dalle scuole sulla base degli esiti dell’autovalutazione ed ha restituito ad ognuna di esse un’analisi personalizzata, con giudizi precisi sui punti di forza e di debolezza di ogni Piano. I risultati di ‘Valutazione e Miglioramento’ confermano una consapevolezza crescente delle scuole sull’importanza del nesso tra autovalutazione e valutazione e sottolineano una buona capacità da parte delle stesse nel riflettere sui propri punti di debolezza. Risulta invece più difficoltoso progettare azioni di miglioramento con un’adeguata pianificazione delle risorse necessarie e prevedendo metodi di valutazione dell’impatto di ogni azione. Si tratta di ambiti specifici sui quali sarà possibile intervenire in futuro a supporto delle scuole e di una crescente cultura della valutazione. Dichiara Annamaria Ajello, Presidente dell’INVALSI: “Il Sistema Nazionale di Valutazione prevede che nella realizzazione dei Piani di Miglioramento le scuole siano supportate dall’INDIRE e da altri esperti proprio per rispondere a queste debolezze e creare progressivamente processi di empowerment. Le sperimentazioni dell’INVALSI sono la base fondamentale su cui è stato possibile definire il formato per l’autovalutazione che dovrà essere utilizzato da tutte le scuole e che è attualmente al vaglio finale del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca. |