Il Rapporto del Miur sui «cittadini non italiani» tra i banchi Alunni stranieri, sono 800mila (il 9%) Più bocciature al primo anno di medie e superiori e molta dispersione, ma gli esiti si avvicinano ai colleghi italiani: alla Maturità, il 7,4% prende più di 90, contro il 13,7% di Antonella De Gregorio, Il Corriere della Sera scuola 17.3.2014
Diecimila interventi, a partire dalle scuole di periferia. Ma come
selezionare le situazioni più urgenti, e da dove partire per il
«rammendo» al quale il Consiglio dei ministri di mercoledì scorso ha
destinato 3,7 miliardi di euro? Il presidente del Consiglio ha
scritto nei giorni scorsi una lettera ai sindaci invitandoli a
scegliere e segnalare entro il 15 marzo un edificio scolastico, in
cui i lavori saranno resi più veloci grazie ad una serie di deroghe
alle norme sul permesso di costruire e a quelle sugli appalti. E il
giorno dopo, per fare il punto sull’edilizia scolastica, ha
convocato a Palazzo Chigi l’architetto Renzo Piano. L’archistar -
senatore a vita - ha manifestato la propria disponibilità e ha
proposto di selezionare i migliori progetti di recupero attraverso
un bando pubblico trasparente aperto a tutti i giovani
professionisti.
Oggi è l’intera
categoria a mettersi in gioco: dalla Conferenza
Nazionale degli Ordini provinciali degli Architetti, convocata a
Padova, è arrivata la disponibilità ai piccoli Comuni per la
«valutazione tecnica gratuita delle condizione delle scuole presenti
nel loro territorio per consentire di rientrare nel programma di
finanziamento deciso dal Governo». La decisione è riassunta in una
nota: «Condividiamo in pieno l’iniziativa del Governo di rigenerare
gli edifici scolastici, simbolo e realtà delle vita civile e del
futuro della società italiana: poiché conosciamo le difficoltà che
le più piccole realtà locali potrebbero avere
nel segnalare al
Governo la situazione delle loro scuole per avere accesso alla
iniziativa lanciata dall’Esecutivo - specialmente laddove queste
Amministrazioni sono carenti di risorse professionali - siamo pronti
a coordinarci con le strutture dell’ANCI, l’associazione dei Comuni
italiani, mettendo a disposizione, su tutto il territorio nazionale,
architetti volontari, scelti anche tra quanti fanno parte dei nostri
Presidi di Protezione Civile».
Inoltre, la Conferenza ha anche stabilito di mettere immediatamente a
disposizione del Governo professionalità qualificate e strumenti
sofisticati, quali la piattaforma on line, per l’organizzazione di
gare rapide e trasparenti. Un’occasione da non perdere per la
categoria. Senza trascurare l’opportunità, per la società, di
«esigere dagli architetti scuole e istituti bellissimi, civili,
luminosi per i vostri figli», come raccomandava uno tra i più
grandi, Gio’ Ponti.
Anche «le professionalità del mondo ingegneristico», si dicono «a
disposizione per contribuire alla piena riuscita degli obiettivi del
Governo espressi dal Presidente Renzi». Lo ha affermato il
Presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri , Armando
Zambrano. Che pure ribadisce: «Speriamo che questa volta le parole
vengano tradotte realmente in fatti». E che «le priorità vengano
individuate nell’aggiornamento delle norme tecniche, che incidono
pesantemente sul processo di riqualificazione e messa in sicurezza
degli edifici». Arrivano a destinazione, intanto, le richieste dei primi cittadini. Da Vicenza, per esempio, il Comune ha chiesto al presidente del consiglio di poter sforare il patto di stabilità per riqualificare la scuola primaria Prati, «una delle più vecchie e frequentate della città» e «il cuore pulsante del quartiere in cui si trova», ha detto il sindaco Achille Variati. L’istituto risale al 1956 e oggi ospita 332 allievi. Se ci sarà il via libera del Governo allo sforamento del patto di stabilità - dice il sindaco - con un investimento di circa 1 milione e mezzo di euro potranno essere rifatti il tetto e i servizi igienici, sostituiti gli infissi e realizzato un cappotto termico per la riqualificazione energetica, compiute opere strutturali per ridurre il rischio sismico, eliminate le ultime barriere architettoniche e, soprattutto, realizzata nel cortile la palestra di cui la scuola è ancora priva». Invece il Comune di Ariccia (Roma) ha già pronto un progetto per un nuovo polo scolastico ad Ariccia nord in grado di includere in un unico, ampio e moderno spazio, tutto il ciclo dell’obbligo ed una scuola per l’infanzia. «Un progetto organico ed ambizioso per un importo complessivo di 13 milioni di euro», spiega il sindaco, Emilio Cianfanelli. |