Sulle irregolarità
nelle richieste dei contributi volontari

 Sinergie di Scuola, 24.3.2014

Si torna a parlare di contributi volontari e si torna a farlo perchè sono ancora tante le scuole che richiedono alle famiglie il versamento obbligatorio di contributi economici (spesso anche consistenti) che dovrebbero essere invece volontari. E addirittura sono molte le istituzioni scolastiche che subordinano l'iscrizione degli alunni al versamento di queste somme.

In un articolo di oggi del corriere.it sono raccolte le denunce riportate al riguardo su siti specializzati, quali skuola.net: famiglie alle quali vengono richiesti contributi dai 60 ad addirittura 200 euro, che anzichè essere utilizzati (come dovrebbe essere) per l'ampliamento dell'offerta formativa, sono spesso destinati al funzionamento della scuola, per produrre fotocopie o per acquistare materiale didattico.

A tale proposito, è di qualche giorno fa (esattamente il 18 marzo) una circolare dell'Usr per il Lazio che ribadisce quali sono le regole cui le scuole debbono attenersi per la richiesta dei contributi alle famiglie. La circolare, anche in questo caso, si è resa necessaria per via delle irregolarità della richiesta, da parte delle scuole alle famiglie, di contributi scolastici volontari deliberati dal Consiglio d'Istituto.

"In ragione dei principi di obbligatorietà e di gratuità, - si legge nella nota - non è consentito richiedere alle famiglie contributi obbligatori di qualsiasi genere o natura per l'espletamento delle attività curriculari e di quelle connesse all'assolvimento dell'obbligo scolastico (fotocopie, materiale didattico o altro), fatti salvi i rimborsi delle spese sostenute per conto delle famiglie medesime (quali ad es: assicurazione individuale degli studenti per RC e
infortuni, libretto delle assenze, gite scolastiche, etc.)".

"Eventuali contributi  - continua l'Usr - possono dunque essere richiesti solo ed esclusivamente quali contribuzioni volontarie con cui le famiglie, con spirito collaborativo e nella massima trasparenza, partecipano al miglioramento e all’ampliamento dell’offerta formativa degli alunni, per raggiungere livelli qualitativi più elevati".

Fatte queste premesse, è pertanto illegittimo e si configura come una violazione del dovere d’ufficio subordinare l’iscrizione degli alunni, l’utilizzo dei materiali di laboratorio, la partecipazione alle simulazioni delle prove d’esame, la frequenza scolastica al preventivo versamento del contributo. Quindi, le scuole devono correttamente informare le famiglie sull'utilizzo dei soldi richiesti, oltre che precisare chiaramente che si tratta di contributi volontari che non sono obbligati, ma sono invitati, a versare.

Per approfondimenti: "Utilizzo dei contributi volontari" cui è allegato anche un fac-simile di informativa alle famiglie.