Quota 96: politici contro il blocco Ragioneria.
Martedì 25 Marzo 2014 nuovo incontro.
I commenti anche del Ministro Giannini

Non è stata ancora una volta risolta la questione di quota 96 e pensioni scuola bloccata dalla Ragione di Stato. Ma questa volta la reazione dei politici sembra più decisa.

di Lorenzo Pascucci, webmasterpoint 19.3.2014

AGGIORNAMENTO: E' stato convocata un'altra riunione in Commissione martedì prossimo 25 Marzo e i politici, compreso, il Ministro Giannini vogliono trovare una soluzione politica che vada, per quanto possibile, al di là delle coperture. Tutti gli interventi e le reazioni e i nuovi annunci in questo articolo al seguente link diretto

AGGIORNAMENTO: Da quanto si apprende, la ragioneria dello Stato avrebbe bloccato la nuova legge per i quota 96 dando parere negativo sulle copertute economiche non sarebbero al momento disponibili e sufficienti.
Non è mancata, al momento, la reazione dell’on. del Nuovo Centrodestra Barbara Saltamartini, vice presidente della Commissione Bilancio e relatrice del provvedimento che ha affermato: "Su ‘quota 96’ non possiamo più consentire perdite di tempo e parole. Occorre trovare definitivamente una soluzione al problema di quelle persone, provenienti dal comparto scuola, che - a causa di un errore della Legge Fornero che non ha tenuto conto delle specificità di questo comparto - oggi vedono non riconosciuto un diritto acquisto quale quello della pensione. Per questo non condividendo la relazione del Ministero dell'economia circa la copertura finanziaria, oggi in commissione Bilancio in qualità di relatrice della proposta di legge ‘quota 96’, ho proposto la presentazione di un atto parlamentare di indirizzo politico affinché il governo si attivi immediatamente per trovare le risorse necessarie per risolvere, in via definitiva, il problema. Sono contenta che la richiesta sia stata accolta e votata all’unanimità da parte di tutti i gruppi e che il prossimo martedì il Presidente Boccia metterà in calendario la votazione della risoluzione. A questo punto mi aspetto dal Governo una soluzione definitiva.”

In Commissione Bilancio alla Camera dei deputati si torna a parlare di quota 96. Domani 18 marzo 2014, infatti, l'organismo presieduto da Francesco Boccia è chiamato a valutare la compatibilità economica con le casse dello stato della proposta di legge modificata e unificata dei disegni presentati negli scorsi mesi da Manuela Ghizzoni (Partito Democratico) e Maria Marzana (Movimento 5 Stelle). Già nella scorsa settimana era prevista la seduta di discussione, poi saltata per una questione di priorità ovvero a causa della richiesta di fiducia del Governo sul decreto delle missioni militari.

L'idea è di estendere l'applicazione dei requisiti di accesso al trattamento pensionistico precedenti alla riforma Fornero anche al personale della scuola che abbia maturato i requisiti entro l'anno scolastico 2011-2012. Il nodo che finora ha frenato qualsiasi proposta di cambiamento è sempre stato quello economico. Da qui la continua restituzione al mittente di tutti i disegni di legge fin qui avanzati.

Per quota 96, si ricorda, si intendono quei lavoratori del mondo della scuola che, nonostante il compimento di 61 anni d'età e il raggiungimento di 35 anni di contributi, non sono andati in pensione a causa dell'introduzione delle norme contenute nella riforma Fornero, che non hanno tenuto conto della peculiarità del calendario scolastico.

Anche questa volta c'è ottimismo. Certo, anche in passato c'è stato ma è stato tradito. Parole positive arrivano dallo stesso Boccia mentre Manuela Ghizzoni è pronta a dare battaglia: "Esattamente come tutti voi, anche noi che stiamo portando avanti questa causa dal versante parlamentare siamo esausti del protrarsi della discussione senza arrivare a una soluzione. Non possiamo più accettare rinvii (peraltro, il nuovo governo si è insediato e sta lavorando a pieno regime) soprattutto dopo che nella Commissione Lavoro tutte le forze politiche si sono espresse favorevolmente. Martedì prossimo pretendiamo le risposte tanto attese".