Scuola: Giannini, ritratto Ocse realistico.
Persa anche cultura studio.

ASCA, 20.3.2014

(ASCA) - Roma, 20 mar 2014 - Il ritratto critico tracciato dall'Ocse sullo stato della scuola italiana ''e' realistico'' ed e', in parte, dovuto alla politica che ha trascurato il tema per 20 anni, in parte alla societa' italiana ''che ha perso un po' la cultura dello studio e del sacrificio''. Lo ha detto il ministro dell'Istruzione, l'Universita' e la ricerca, Stefania Giannini, intervenendo alla trasmissione 'Prima di tutto su Radio uno. ''Il ritratto tracciato dall'Ocse e' molto realistico ed e' certamente imputabile anche alla politica in quanto strumento fondamentale per gestire cosa pubblica: se le cose funzionano male o sono trascurate la responsabilita' e' sua'', ha premesso la titolare del Miur.

''Non si tratta pero' - ha proseguito - solo dell'avvicendamento di ministri: il male originario e' nel fatto che in 20 anni non ricordo un governo che abbia messo il tema scuola al centro della propria agenda politica. Dall'assenza di scelte coraggiose di investire nella scuola e meno altrove. Cosa che, invece, questo governo sta facendo e dobbiamo andare, ovviamente, oltre l'edilizia scolastica, l'ho detto subito''. In merito all'altra rilevazione dell'Ocse sugli scarsi risultati degli studenti italiani nelle materie scientifiche che richiedono un elevato grado di applicazione ''non mi sento di definire pigra la popolazione studentesca italiana'', ha affermato Giannini, osservando, pero', che ''la cultura dello studio e del sacrificio si sia un po' persa nella nostra societa', anche nelle famiglie''.

In tale quadro, il ministro ha rilevato come in Italia ''il rapporto che c'e' tra l'acquisto di un'utilitaria e il mantenimento di un ragazzo all'universita' e' piu' o meno lo stesso. Non so - ha aggiunto - quante famiglie preferiscano all'utilitaria la garanzia di un futuro ai propri figli: dovremmo recuperare tutti la cultura e il valore dello studio'', ha concluso. red-stt/sam/rob