Scuola, il ministro Giannini promette
soldi per l’edilizia ma non per i prof

  Il Secolo XIX 18.3.2014

Genova - Il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini ha confermato in un’intervista a Radio Capital che il governo intende partire prestissimo con gli interventi sugli edifici scolastici, con cantieri aperti già in estate e un primo pacchetto di scuole messe in sicurezza entro l’autunno.

«Come Miur - ha sottolineato il ministro - abbiamo 1,2 miliardi di fondi già disponibili. Poi ci sono le risorse recuperate dal Patto di stabilità (8 mila Comuni con un progetto ciascuno) e dunque diecimila progetti cantierabili. La cifra destinabile nel primo periodo è quella indicata dal premier Renzi, 3,5 miliardi. I dieci miliardi di cui si è parlato è una cifra di respiro auspicabile. Quel che è certo - ha aggiunto - è che il prossimo anno vogliamo che le scuole sulle quali si è intervenuti siano in sicurezza. L’unità di crisi istituita a Palazzo Chigi deciderà ma se tutto va bene, in estate potremmo aprire i cantieri e in autunno avere le scuole pronte».

Meno certezze ci sono invece sul fronte dell’adeguamento degli stipendi degli insegnanti, dove Giannini ha ammesso che esiste uno «spread con tutta l’Europa». Niente soldi, per il momento, ma solo affermazioni di principio: «Io credo - ha spiegato Giannini - che si possa e si debba ridurre questo gap non solo mettendo più risorse ma spendendole nel modo giusto, valorizzando il merito, l’autonomia degli istituti e cominciando a differenziare le funzioni tra insegnanti che fanno un lavoro di coordinamento, che si impegnano di più e quelli che si limitano alla normale didattica». Quanto alle risorse per fare tutto ciò il ministro ha osservato che «ci vuole prima la volontà politica e poi le risorse si trovano».