Renzi non parla di pensioni scuola e Quota 96

Pensioni 2014: i silenzi di Renzi e Giannini sulle pensioni scuola e Quota 96.
Bloccato il testo Ghizzoni-Marzana.

di Fitzwilliam Darcy, The Blasting News 15.3.2014

Il 12 marzo sarebbe dovuta essere la giornata per alcuni decisiva per la risoluzione dell'annosa questione delle pensioni scuola, specificamente del caso tragicomico dei cosiddetti Quota 96.

Renzi sicuramente sta cercando di imprimere una svolta decisionista al suo modo di governare, il suo "ce ne faremo una ragione" nei confronti delle voci di dissenso è divenuto oramai proverbiale. Ciò che stupisce allora tutti coloro che seguono con attenzione la vita politica del nostro paese, è il silenzio assoluto di Renzi sulla questione delle pensioni scuola e dei Quota 96. Nei suoi discorsi di presentazione del Jobs Act (che contiene provvedimenti anche sulla materia delle pensioni), il presidente del Consiglio non ha neanche citato en passant i Quota 96. Insomma, l'ennesima frustrazione da parte dei 4.000 insegnanti che attendono di poter fare domanda di pensionamento entro la fine di maggio, come previsto dal testo di legge Ghizzoni-Marzana, la cui discussione è stata ancora una volta rinviata.

Non fa ben sperare neanche il silenzio assordante che proviene dal Ministro Giannini. Il governo Renzi, anzi lo stesso Matteo Renzi in persona, aveva esordito nel suo discorso di insediamento proprio sul problema della scuola, sul come risollevarla dalla sua inerzia forzosa. E l'intervento di Renzi aveva fatto ben sperare, sia sul versante dell'annoso problema dell'edilizia scolastica, sia su quella di una serie di riforme strutturali sull'accesso e l'arruolamento da un lato e dall'altro sull'uscita e le pensioni scuola (con particolare attenzione per i Quota 96).

Il Ministro Giannini praticamente non ha mai menzionato la questione delle pensioni scuola e Quota 96. Secondo alcuni, non si tratta neanche di una mancanza di volontà politica, bensì di mancanza di preparazione su tutta una serie di tempi, sicuramente articolati e complessi, ma che un Ministro deve saper prendere in carico. La stessa polemica proviene dagli abilitati TFA ordinario e speciale che ritengo nodi non aver trovato un interlocutore preparato a sufficienza nel Ministro.

Intanto Ghizzoni e Marzana stanno facendo di tutto affinché la questione dei Quota 96, seppur riguardante una piccola fetta del problema di una riforma complessiva della legge Fornero, sia sempre all'ordine del giorno. Si organizzano convegni, si discute con vari esponenti politici e tecnici dell'Inps, si cerca di creare sensibilità sull'argomento.

Il rinvio della discussione del testo Ghizzoni-Marzana in Commissione Lavoro, motivata per la votazione della fiducia sul rifinanziamento delle missioni all'estero (la coincidenza delle due cose non può che far discutere) è a data da destinarsi.

 

 

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