Valutare i docenti per modernizzare la scuola di Pasquale Almirante, La Tecnica della Scuola 28.3.2014 Giannini ritorna, nel corso dell’audizione in Commissione cultura al senato, su un argomento scottante e delicato per i docenti: la loro valutazione
"Presto dovremo iniziare la discussione sul contratto degli insegnanti. Per una volta, vorrei che i temi da cui partire fossero il valore della formazione, la valorizzazione delle figure che contribuiscono all'autonomia scolastica, la carriera professionale per arrivare a dire che la retribuzione degli insegnanti non può più essere basata solo sull'anzianità". Su questa specifica materia, come abbiamo più volte scritto e come dai sondaggi effettuati da talune organizzazioni sindacali si evince, i docenti sono ben disposti ad accettare di avere valutato il loro lavoro e il loro impegno, ma a condizione imprescindibile che tali “giudizi” siano assolutamente oggettivi, senza fughe in vanti e senza demagogie, come quella che vedrebbe nei dirigenti il Minosse che a “seconda che avvinghia” decide il girone. Stesso discorso se si dà potere agli alunni e ai loro genitori. L’argomento è dunque estremamente “sensibile” e guai a trattarlo usando la falce che miete tutte le erbe senza distinzione. Ricordiamo pure che il tentativo di Luigi Berlinguer, di valutare i docenti con un concorso, ebbe esiti esiziali per il ministro stesso che, a causa del massiccio e quasi unanime sciopero dei prof, fu costretto a dimettersi. Anche Mariastella Gelmini ci provò con delle sperimentazioni in varie scuole, molte delle quali le rifiutarono, mentre di quelle che si resero disponibili non si conoscono ancora i risultati. |