La conclusione farsa di un concorso

 ScuolaOggi 7.3.2014

Un'amara farsa.Avevano giā scelto la sede i 355 neo presidi lombardi promossi dal recente concorso. Un'operazione sconvolgente, con prove rifatte, 32 ricorsi al Tar, candidati prima promossi e poi bocciati e viceversa, E finalmente la proclamazione degli idonei, subito chiamati in causa per dare a centinaia di scuole un responsabile. Ma al momento di firmare il contratto l'amara sorpresa: tutto sospeso, fino al prossimo primo settembre.

E dire che nelle scuole coinvolte in questa operazione erano giā stati chiamati i supplenti destinati a sostituire i neopresidi. Tutto bloccato da una direttiva ministeriale che aveva imposto al direttore regionale Francesco De Sanctis di soprassedere a coprire i posti vuoti nelle scuole. Un pasticcio assurdo creato in seguito al comprensibile desiderio di risolvere un annoso problema, senza tuttavia seguire le procedure previste, a cominciare dal fatto dell'accordo coi sindacati. Insomma una procedura fai da te, sulla pelle di centinai di scuole che continuano ad essere gestite part time da presidi di buona volontā, e di altrettanti docenti messi alla porta al momento in cui pensavano di aver concluso un concorso,

Il caso lombardo non č tuttavia unico: in Toscana, in Puglia, in Campania, in Molise questo concorso ha dato luogo a contestazioni e conflitti di ogni genere. Una sconcertante successione di irregolaritā che dimostrano un incredibile incapacitā della pubblica amministrazione di gestire la scuola.