La prima cosa che dovrebbe fare il ministro Giannini? TuttoscuolaNews, n. 624 3.3.2014 Qual è la prima cosa da fare per la scuola, dalla quale dovrebbe partire il lavoro del neo ministro Giannini? Tuttoscuola lo ha chiesto a quindici uomini e donne di scuola, dai segretari generali dei principali sindacati ad esperti come Benedetto Vertecchi ed Anna Maria Poggi, da rappresentanti di associazioni professionali a dirigenti scolastici e ricercatori. Le risposte, indirizzate principalmente al neo ministro Giannini, non sono univoche, anche se indicano certamente una strada: quella del recupero della centralità della scuola non solo nel dibattito sociale, ma anche nell’attenzione e negli impegni dell’amministrazione centrale e locale. Di certo, quel che più serve alla scuola è un cambiamento di mentalità, un respiro più grande, qualcosa che permetta di non restare ancorati al proprio particolare. Nel numero di marzo in uscita della rivista cartacea la rassegna dei quindici interventi. Il numero ospita una nuova puntata del viaggio nella scuola digitale, che cresce e si diffonde sul territorio. Tuttoscuola continua a presentare le iniziative più all’avanguardia. Questo mese siamo andati all’istituto IIS “Alessandrini-Marino- Forti” di Teramo, che coinvolge 60 classi e circa 180 docenti, e all’istituto secondario di primo grado “Gramsci” di Sestu. |