Dimensionamento, chi decide di A.G. La Tecnica della Scuola 6.3.2014 A ricordare al Ministro le pericolose sovrapposizioni di competenza tra Stato ed enti locali è il vice presidente della Regione Molise, Michele Petraroia. Che chiede di attribuire competenze legislative chiare alle Regioni, altrimenti sarà impossibile pianificare interventi sistemici di innovazione, modernizzazione e messa in sicurezza. Ma gli altri saranno d'accordo?
L'esponente dell'Esecutivo regionale sottolinea alcuni "vizi" delle norme in vigore che "assegnano funzioni che si sovrappongono e si intrecciano tra Comuni, Province, Regioni e Stato, attribuendo il ruolo più significativo di pianificazione alle Province in sede di Conferenza dei Sindaci". "Le Regioni per vizio legislativo nazionale - prosegue - sono chiamate ad adottare i Piani di dimensionamento con poteri del tutto marginali che espongono gli atti ad ogni impugnativa 'particulare'. Basta un singolo ente locale, un gruppo di genitori o un qualsiasi soggetto portatore di interessi specifici, di campanile o di quartiere, che ricorre al Tar per bloccare il Piano e penalizzare le scuole". Rischio concreto anche per il Molise a seguito dei ricorsi alla giustizia amministrativa proposti da alcuni enti locali in relazione al documento approvato dal consiglio regionale. "Il ministero si faccia portatore di questa esigenza chiarificatrice - termina Petraroia - ed appronti una proposta o un decreto legge teso a definire in via preliminare chi governa la scuola italiana". Resta però ora da comprendere cosa pensino della proposta Petraroia le province, i comuni e soprattutto i rappresentanti dello Stato. Solo una volta ottenuto il via libera, ma non sarà facile, si potrà considerare il sistema maturo per essere pronto al cambiamento (o perlomeno alla chiara individuazione) delle competenze. |