Renzi annuncia: di Salvo Intravaia, la Repubblica scuola 12.3.2014 "Cabina di regia" per l'edilizia scolastica e budget per ristrutturare e mettere in sicurezza le scuole italiane che aumenta a 3,7 miliardi di euro. Ma anche il rifinanziamento del Mof - il fondo per il Miglioramento dell'offerta formativa eroso negli ultimi anni per pagare gli scatti stipendiali ai docenti, bloccati dal governo Berlusconi e dal governo Monti. Il Consiglio dei ministri, appena concluso, ha approvato l'Unità di missione per l'edilizia scolastica - che avrà sede al Palazzo Chigi e che lavorerà fianco a fianco col ministero dell'Istruzione - per mettere rendere sicure in tempi brevi più scuole possibile. Il ministro Stefania Giannini ha annunciato che, con la cifra già disponibile, si potranno attivare 10mila interventi. Il nuovo organismo renderà più veloce l'impegno dei due miliardi e mezzo di euro già stanziati da provvedimenti di legge precedenti, più un miliardo e 200 milioni che il governo è riuscito a racimolare attingendo ai fondi di coesione destinati alla sicurezza delle scuole. La cabina di regia, che lavorerà anche in collaborazione con i comuni e con le ex province, partirà dal prossimo primo aprile. "Non è un pesce d'aprile", ha ironizzato Renzi che poi ha parlato della telefonata avuta questa mattina con la famiglia di Vito Scafidi, morto nel 2008 allo scientifico Darwin di Torino per un crollo a scuola. "La scuola - ha continuato il presidente del consiglio - deve essere un luogo da cui partire e in cui stare sicuri". I 3 miliardi e 700 milioni, che serviranno per effettuare anche semplici interventi, "dalla tinteggiatura all'efficientamento energetico - ha spiegato il premier - ma anche per la totale demolizione" degli edifici più sgarrupati, saranno sganciati dal patto di stabilità interno. "Nessun sindaco - ha concluso sull'argomento Renzi - avrà più il problema di non potere spendere somme che ha". L'operazione che velocizzerà l'utilizzo dei 3,5 miliardi stanziati per l'edilizia scolastica intende rilanciare anche il settore dell'edilizia che, come tutti gli altri, è stato colpito dalla crisi. Ma rientra anche nella lotta dichiarata dal premier alla burocrazia. Attualmente, infatti, sono 8 le fonti di finanziamento e addirittura 12 le procedure attuative per realizzare le opere di cui necessitano le scuole italiane. Il ministro dell'Istruzione Giannini ha anche annunciato la volontà del governo di ripristinare i fondi tagliati al fondo per il Miglioramento dell'offerta formativa per pagare gli scatti stipendiali degli insegnanti. Una operazione che è costata alle scuole quasi 400 milioni di euro che le istituzioni scolastiche spesso chiedono alle famiglie sottoforma di "contributi volontari". |